Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Dopo una lunga serie di difficoltà a completare l’iter delle notifiche, finalmente la giunta per le elezioni di palazzo Campanella si riunirà mercoledì prossimo per discutere delle incompatibilità di Wanda Ferro e Francesco Cannizzaro. I due consiglieri regionali eletti in Parlamento rispettivamente con la lista di Fratelli d’Italia e con quella di Forza Italia non si sono ancora dimessi, a due mesi dal voto. Destando non poche perplessità e attirandosi anche l’attenzione dei media nazionali che hanno tirato le orecchie agli 11 consiglieri regionali italiani eletti in Parlamento che stanno tenendo il piede in due scarpe, bloccando anche l’ingresso ai primi dei non eletti. Nonché le critiche spietate del Movimento Cinque Stelle che tramite la parlamentare reggina Federica Dieni ha più volte sollecitato i due consiglieri ad accelerare l’iter.
Sia la Ferro che Cannizzaro hanno fatto pervenire le proprie controdeduzioni alla giunta per le elezioni. La Ferro si è limitata a confermare di avere avviato il procedimento di valutazione delle incompatibilità previsto dal regolamento della giunta della Camera dei Deputati.
Cannizzaro, invece, ha formulato una giustificazione più articolata, allegando anche articoli di stampa, e riferendosi alla situazione di stallo politico dovuta alle difficoltà di arrivare alla nascita di un governo nazionale. «Il perdurare delle consultazioni da parte dei partiti politici nazionali – scrive Cannizzaro – e gli esiti negativi che fino ad oggi sono emersi dagli incarichi esplorativi assegnati alle prime cariche di Senato e Camera da parte del presidente della Repubblica Mattarella per la formazione del nuovo governo del Paese, palesano una situazione di stallo parlamentare inaspettata che ritarda anche la convocazione della giunta per elezioni della Camera dei Deputati. Confermo che nel momento in cui verrà convalidata lamia elezione dall’organo preposto del Parlamento, non esiterò a dimettermi dal ruolo di consigliere regionale. Affinchè la mia posizione non possa apparire pretestuosa – precisa ancora Cannizzaro – le rappresento che le stesse deduzioni sono state presentate dal governatore dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso».
Sia Cannizzaro che la stessa Ferro hanno più volte chiarito che la loro decisione di rimanere con il doppio incarico fino all’ultimo istante utile è dettata anche dalla necessità di proseguire nella attività di opposizione al governo Oliverio e al centrosinistra.
Sarà anche così ma non si capisce come i due stiano in concreto svolgendo questa attività in Consiglio considerato che in Aula non si vedono da tempo e sono risultati assenti anche all’ultima riunione dell’Assemblea in cui si è discusso di temi particolarmente rilevanti come la legge sui vitalizi e l’avviso di garanzia notificato al governatore Oliverio.
Riccardo Tripepi