Stretta finale per la candidature in tutti gli schieramenti. Fibrillazioni in tutte le sedi dei partiti, da quelle centrali a quelle periferiche, anche a causa di una legge elettorale ibrida che distribuisce i seggi sia con il metodo proporzionale che con quello maggioritario. Con la conseguenza che la lotta per i collegi sicuri ha imballato le segreterie dei partiti.

In Forza Italia tra Roma e Arcore è ormai filo diretto e non sono mancati gli scontri tra i vari Ghedini, Letta, Brunetta e Romani. Tanto che ancora pare tutto possibile. Per quel che riguarda la Calabria le certezze attengono solo alla blindatura nel listino proporzionale per la coordinatrice regionale del partito Jole Santelli e per il vice presidente uscente del gruppo parlamentare azzurro Roberto Occhiuto.

In ascesa risultano le quotazioni di Mimmo Tallini a Catanzaro dove dovrebbe correre anche il fuoriuscito da Ncd Piero Aiello, mentre a Reggio è sempre lotta senza quartiere tra i consiglieri regionali Alessandro Nicolò e Francesco Cannizzaro, il senatore uscente Giovanni Bilardi e l’ex parlamentare Nino Foti. Tutti si dicono certi della candidatura, ma le decisioni finali arriveranno al fotofinish.

Rischia invece Giuseppe Mangialavori che potrebbe dover cedere il posto nel collegio di Vibo agli alleati di Fratelli d’Italia che schierebbero Wanda Ferro. Altra candidatura calabrese del partito della Meloni è quella legata a Fausto Orsomarso che dovrebbe guidare il proporzionale a Cosenza.

La truppa della quarta gamba pur con Pino Galati candidato in Sicilia avrebbe una o massimo due posizioni e scalpitano Francesco Talarico e Luigi Fedele. Favorito Talarico che è anche coordinatore regionale dell’Udc e conta sui buoni uffici con Lorenzo Cesa. Incerto il collegio. In un primo momento si dava per scontata la candidatura di Talarico al collegio di Catanzaro-Lamezia, ma nelle ultime ore si vocifera di un suo possibile impiego a Reggio Calabria, con il conseguente e ulteriore intasamento dei posti disponibili.

Liberi e Uguali è ancora in pieno fermento. Il partito di D’Alema, per il momento, ha provveduto, fin da subito, a blindare in entrambi i collegi per la Camera, nel listino proporzionale Nico Stumpo. Altro candidato certo è il segretario regionale di Sinistra Italiana Angelo Broccolo. Dopo la “cacciata” della parlamentare uscente Celeste Costantino dalla sua Reggio (dovrebbe essere catapultata in Abruzzo), la discussione è apertissima con i nomi di Filippo Quartuccio e Santo Gioffrè pronti a correre. A Cosenza, collegio uninominale per il Senato, ha annunciato la propria candidatura con Leu il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli.

Anche nel Pd è ancora la partita è ancora apertissima. Il Ministro dell’Interno Marco Minniti dovrebbe correre nelle Marche, ma il partito lo reclama anche in Calabria. E il nodo sarà sciolto soltanto all’ultimo. Ferdinando Aiello sarebbe in lizza per il collegio di Corigliano, Censore a Vibo, e Nicodemo Oliverio a Crotone. Ernesto Magorno e Stefania Covello dovrebbero andare al proporzionale per la Camera. Incertezze su destino di Enza Bruno Bossio (Senato proporzionale?) e Angela Marcianò. A Reggio la fuga dagli uninominali dei big fa impazzire il totonomi. Dovesse confermarsi il niet di Demetrio Battaglia la sfida sarebbe ancora più complicata. Nelle ultime ore oltre al nome del consigliere Mimmetto Battaglia sono spuntati anche i nomi nuovi di Marco Schirripa (uno dei giovanissimi inseriti da Renzi nella direzione nazionale), l’assessore alle Politiche Europee del Comune Giuseppe Marino e anche l’ex ministro Maria Carmela Lanzetta.

Con la lista Civica Popolare di Beatrice Lorenzin, certa la candidatura del presidente della Commissione “Giustizia” Nico D’Ascola a Reggio, ma dovrebbero avere anche il via libera le parlamentari uscenti Rosanna Scopelliti e Dorina Bianchi.

 

Riccardo Tripepi