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«L’iniziativa del 28 aprile p.v., che viene lanciata con la presentazione di “Campo Nuovo” da parte di esponenti del Partito Democratico, necessita di alcune precisazioni, affinché non si confonda questa formazione come l’ulteriore corrente politica che faccia capo a esponenti calabresi de Pd». Queste le parole di Alessandro Porco, direzione regionale Pd. «Ho avuto già modo di esporre il mio pensiero in una precedente nota apparsa sulla stampa locale, in cui ho affermato che il PD ha la necessità di recuperare i suoi valori fondativi attraverso una maggiore partecipazione, non solo della dirigenza del Partito, ma che sappia ritrovare il dialogo e il confronto con la sua base e la società civile.
“Campo Nuovo” si propone, dunque, all’opinione pubblica come un laboratorio di idee che mira a catalizzare e ad avvicinare al Partito Democratico quella parte di società che il 4 marzo non si è riconosciuta nel PD e si prefigge l’obiettivo dell’ascolto.
Il prossimo 28 aprile non nasce una corrente e non sarà un’assemblea regionale bis; sarà invece una iniziativa dove si darà voce al mondo del volontariato, del terzo settore, della cultura, degli amministratori locali, delle nuove professionalità, dei giovani, di chi immagina un futuro investendo sulle proprie forze; sarà un luogo di incontro per sentire le voci della società e far ripartire il Partito Democratico e quello che dovrà essere il centro sinistra; non la riproposizione di una corrente, ma una nobile azione mirata a dare cittadinanza ad un’ampia fetta di società che si confronterà, mettendo in campo spunti diversi capaci di diffondere un’idea della politica come impegno civile al servizio della comunità».