Da tempo su FinCalabra, l’ente in house della Regione Calabria per l’attuazione delle politiche di sviluppo economico, si sono susseguiti blitz del centrodestra nel lottizzare le caselle apicali e “gestire” i 200 milioni di euro che circolano a bilancio ogni anno.

Management lottizzato

Se direttore generale e presidente, rispettivamente Marco Aloise e Alessandro Zanfino, sono entrati in “quota Fdi”, leggasi Fausto Orsomarso, un membro del C.d.a. è “toccato” alla Lega con l’ex candidata europea Emma Staine, mentre l’altro, Roberto Vizzari, nonostante una candidatura regionale con l’Udc nel 2020, è un cannizzariano .
Quanto ai costi, per Aloise, storico esponente di An, come indicato dal sito stesso di FinCalabra, arriverà un compenso di 119.500 euro (oltre eventuale “premio di produzione”), mentre per quanto riguarda il Consiglio di amministrazione, al presidente Zanfino andranno 92.000 euro, mentre a Staine e Vizzari 30.000, per un totale di 152.000 euro (il massimo previsto dalla normativa).

Calabria “terra dei padri”...

L’assessore regionale al turismo uscente (ma eletto consigliere sotto le effige di Fratelli D’Italia) Fausto Orsomarso lo scorso maggio ha presentato, unitamente al facente funzioni Nino Spirlì e al manager Lucio Presta, il progetto “Calabria terra dei padri” per favorire il “turismo di ritorno” dei calabresi all’estero “facendo leva sul senso di orgoglio e sul desiderio di conoscere le proprie radici più profonde, familiari e culturali”, si legge sulla presentazione.
«Siamo pronti a presentare l’unicità e lo spessore della Calabria anche a Dubai (...) proiettiamo “Terra dei padri” fino al 2023, quando ci sarà il Giubileo dei calabresi. Questo è un people project con cui vogliamo raggiungere i calabresi, ovunque essi siano» dichiarò Orsomarso alla conferenza stampa di presentazione del progetto da 650mila euro per il 2021.
Il piano progettuale prevede sulla carta “azioni pubbliche di sostegno all’internazionalizzazione, attraverso cui costruire una comunicazione omogenea del progetto “Terra dei Padri,” per valorizzare l’immagine della Calabria all’estero; azioni dirette alle imprese per la promozione internazionale dei propri prodotti e servizi, tramite la realizzazione di un portale dedicato, in cui potranno essere rappresentati e promossi tutti i soggetti aderenti al progetto a seguito dello scouting effettuato”.

...e degli affidamenti diretti

Nonostante le belle intenzioni messe nero su bianco, in merito al progetto così tanto decantato si rilevano numerosi affidamenti diretti da parte di FinCalabra, come quello alla Pubblisystem Service del rendese Andrea Gagliardi, per un importo pari a 20.840 euro oltre Iva, mentre il 28 luglio sono stati affidati direttamente alla Sec Newgate S.p.A. 10.209 euro per un altro appalto avente il medesimo oggetto.

Con una successiva delibera datata 14 settembre, invece, il c.d.a. guidato dall’orsomarsiano Zanfino, ha proceduto all’affidamento diretto dell’appalto dei “servizi promo-comunicazione” del progetto Calabria terra dei padri, per un valore pari a 133mila euro oltre Iva per sei mesi. A beneficiarne è la società romana Fluendo s.r.l. con a capo Gian Maria Miliacca e Paola Picilli, vicini al sottosegretario alla difesa in quota Forza Italia, Giorgio Mulè.
E se Roberto Occhiuto in campagna elettorale tuonò contro i concorsi all’Ospedale di Crotone con una prova selettiva da tenersi pochi giorni prima delle elezioni, sulle manovre di FinCalabra vedremo se batterà un colpo.