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Nota dell’onorevole Giuseppe Galati (FI) in merito alla vicenda delle assunzioni della Fondazione “Calabresi nel Mondo” da lui presieduta.
“Ancora una volta ritengo necessario intervenire a seguito degli ultimi articoli di stampa per precisare notizie che se rese in maniera parziale restituiscono una visione artefatta e deformata della realtà prima che le stesse possano indurre chiunque in gravissimi errori di valutazione.
Intanto, una premessa. Ho già detto più volte, e lo confermo anche in questa occasione, che mai in passato e mai in futuro, la Fondazione dei Calabresi nel Mondo è stata utilizzata o sarà utilizzata in maniera clientelare e/o politicizzata: non solo sarebbe contro la legge, ma prima ancora sarebbe contro il mio senso delle istituzioni e della moralità. Nel corso della mia gestione, come è d’altronde noto, non mi sono mai interessato né dell’appartenenza politica, né dell’appartenenza territoriale dei collaboratori della Fondazione, al punto di essere stato addirittura esposto ed accusato per queste scelte. Desidero che questo sia chiaro. Esplicitamente chiaro.
Poi nel merito. E’ strumentale affermare che la Fondazione abbia attivato collaborazioni nell’imminenza delle passate elezioni europee: la gran parte delle collaborazioni cui fanno riferimento gli articoli sono state attivate con atti e provvedimenti assunti nel 2013 (sottolineo nel novembre 2013!), quando ancora non si conosceva né la data precisa delle elezioni europee, né il quadro politico in cui si sarebbero svolte, né i candidati che avrebbero corso. Preciso, inoltre, che le collaborazioni citate si riferiscono all’attuazione di 4 diversi progetti (con una media, circa, di sole 20/25 persone impegnate a progetto!) e che molti collaboratori contrattualizzati sono stati impegnati per soli pochissimi mesi (4 o 5!), in presenza di giustificati carichi di lavoro ed in coincidenza di attività puntuali e specifiche di animazione che hanno interessato i territori di tutti i comuni calabresi ed un panel di circa 1000 imprese. Mi dispiace moltissimo, quindi, che si voglia far passare l’idea, invece, che possa esserci una qualunque connessione tra l’attivazione di collaborazioni previste dagli obblighi progettuali, assunte mesi prima delle scadenze elettorali, e le stesse elezioni. Mi si consenta: è una facile, ma inutile strumentalizzazione che mi preme subito chiarire a scanso di qualunque possibile equivoco e/o fraintendimento. Anche perché, diversamente, si dovrebbe affermare che nulla va fatto e tutto va lasciato immobile, perché prima o dopo, ci sarà sempre una elezione o una occasione di profittabilità politica. Ogni collaborazione attivata è stata avviata sulla base degli obblighi previsti nelle convenzioni che la Fondazione dei Calabresi nel Mondo ha sottoscritto con la Regione Calabria. Non procedere nei tempi e nelle modalità disciplinate dalle convenzioni avrebbe comportato una grave assunzione di responsabilità a causa del rischio del mancato raggiungimento degli obiettivi progettuali e dei target di spesa stabiliti.
E’ strumentale, poi, affermare che a febbraio di questo anno si siano fatte nuove assunzioni: i collaboratori citati sulla stampa, (rinnovati dall’anno precedente e non scelti ex novo) sono la Struttura Operativa Interna minima della Fondazione necessaria a garantire l’ordinaria amministrazione e la rendicontazione inderogabile dei progetti in essere. Non mi sembra e non può essere uno scandalo se la Fondazione ha allo stato solo 16 collaboratori (ripeto solo 16 collaboratori!). Anzi mi sembra un dato che andrebbe valorizzato come testimonianza di sana e corretta gestione. Lo ribadisco: di sana e corretta gestione. Altro che uso politico e clientelare, quindi. Mi piace, inoltre, evidenziare, che solo pochissimi di questi collaboratori siano residenti a Lamezia Terme! Anche in questo caso, dunque, nulla di oscuro o strumentalizzabile.
In sintesi: non sono state attivate collaborazioni nell’immediata imminenza delle scorse elezioni europee, non sono state avviate collaborazioni in tutti i mesi che hanno preceduto le elezioni regionali, ogni iniziativa assunta è stata attivata nell’ambito degli obblighi previsti dalle convenzioni sottoscritte con la regione, allo stato la Fondazione dei Calabresi nel Mondo ha solo 16 collaboratori, ovvero quelli strettamente necessari ad assicurare le attività inderogabili di rendicontazione e gestione ordinaria (che inoltre non percepiscono stipendio dalla scorsa estate). Rivendico quindi con orgoglio la correttezza della gestione non solo sul piano tecnico amministrativo, già verificata da tutti i competenti organi regionali di controllo, ma anche sul piano della rigorosa applicazione dell’etica pubblica e politica. Un’ ultima considerazione. Da cittadino e da uomo delle istituzioni auspico davvero con sincerità che, in occasione delle elezioni comunali di Lamezia Terme, si smetta di inseguire il sensazionalismo e la strumentalizzazione, gettando fango inutile ed esponendo in liste di proscrizione persone che hanno la sola colpa di provare ogni giorno a lavorare con dignità e correttezza, e si inizi, invece, a parlare finalmente, di programmi, contenuti, visioni e strategie per innescare processi di sviluppo. Non è su questi non-argomenti che si dovrebbe fare la campagna elettorale. Le prossime elezioni comunali, invece, sono l’occasione per mettere Lamezia Terme al centro del dibattito regionale per le sue opportunità ed esigenze di sviluppo. Mi auguro che tutta la classe dirigente, politica, civile e giornalistica e non, non perda questa grande occasione. Me lo auguro di cuore”.