"Qualsiasi decisione deve passare per un processo democratico. Nel Pd si fa cosi'. Dopo di che, per quanto mi riguarda, non c'e' bisogno di chiedere un passo di lato a Renzi, come qualcuno sembra suggerire. Pensiamo piuttosto ai contenuti delle nostre politiche. Il voto in Sicilia ci consegna ancora una volta una grande questione: le politiche per il Sud". Enza Bruno Bossio vede nel voto delle regionali siciliane l'ulteriore sprone a "fare di piu' e meglio per il Mezzogiorno". Eppure nel partito c'e' chi suggerisce di candidare premier Gentiloni, non Renzi. "Ogni proposta e' legittima.

 

Quel che conta e' il metodo, che deve essere democratico. Renzi non e' li' per volere divino. Ha vinto le primarie. C'e' stato un deliberato dell'assemblea. Se si decidono soluzioni alternative a quella scelta da 1 milione e mezzo di persone, bene. Si rispettino pero' i passaggi democratici. Io penso che non ce ne sia bisogno", dice la deputata dem alla Dire. Piuttosto, spiega, "il voto mette in evidenza il ritardo del Pd al Sud. Stiamo uscendo dalla crisi, ma lo fa una parte del Paese. Il mezzogiorno e' in difficolta'. E se non aiutiamo il Sud a fare leva sulle proprie risorse, anche la crescita della restante parte del paese non sara' duratura o non sara' al livello che potrebbe raggiungere. Contano le politiche, non i leader". Da questo punto di vista Bruno Bossio  annuncia che in commissione trasporti alla Camera dara' battaglia sugli investimenti di Rfi. "Nel mezzogiorno da 15 anni- osserva- Rfi investe il 19 per cento del totale degli investimenti a dispetto di una popolazione che e' il 34 per cento del totale. Non e' possibile. Facciamo fronte comune su questo".