Centrodestra in piazza Italia per chiedere che Reggio torni al voto dopo lo scandalo dei brogli elettorali e l’arresto del consigliere Nino Castorina. I consiglieri comunali, metropolitani e regionali dei partiti della coalizione, seppure con qualche assenza (si è fatta notare ad esempio quella di Nino Minicuci della Lega), si sono ritrovati davanti a palazzo San Giorgio per chiedere di restituire dignità alla città dopo quanto avvenuto.

Con una richiesta che è divenuta chiara sul finale della manifestazione con gli interventi di Oreste Romeo e Peppe Sergi che hanno chiesto le dimissioni di sindaco e consiglieri comunali. Una richiesta che ha trovato pieno sostegno da parte del deputato e coordinatore provincia di Forza Italia Francesco Cannizzaro, invitato dai consiglieri comunali e che ha preferito non intervenire durante la manifestazione lasciando spazio agli altri esponenti dei partiti.

A margine dell’iniziativa, però, ha ribadito come quello che la città sta vivendo sia uno dei momenti più difficili della sua storia. Cannizzaro ha annunciato nuove iniziative nei prossimi giorni che saranno tutte volte a fare in modo che i reggini possano tornare presto alle urne.

«Ho accolto l’invito dei consiglieri comunali – ha detto il deputato di Fi - che ringrazio per l’impegno profuso sia nell’organizzazione di questa manifestazione, pacata e civile, sia per quanto stanno facendo dai banchi dell’opposizione cercando un dialogo costruttivo ma trovando un’Amministrazione sorda e arrogante».

Ma il problema centrale è quanto avvenuto durante le ultime comunali che sembra avere messo in discussione la trasparenza del voto e la credibilità degli stessi istituti democratici. Unica possibilità per i partiti di centrodestra: l’immediato ritorno alle urne.

«Qui si è intaccata la democrazia. E’ la prima volta che succede nella storia – ha detto Cannizzaro – Reggio non aveva mai vissuto questa esperienza. Siamo qui non a fare processi, che spettano ai giudici, ma siamo qui ad esaltare la responsabilità etica, morale e politica che è in capo al sindaco e a tutta la giunta e chiaramente alla classe dirigente e amministrativa che da sei anni guida questa città. Risultano avere votato persone che non ci sono più o che non si sono mai recati alle urne. Si tratta di fatti gravissimi che Reggio non può permettersi. Credo che se il sindaco Giuseppe Falcomatà e la sua giunta decidessero di dimettersi riuscirebbero a dare un esempio di grande responsabilità e trasparenza ridando dignità a questa città».