Il candidato a sindaco alle ultime amministrative chiede che si azzeri la Giunta e si torni a votare: «C'è bisogno di amministratori seri che tirino fuori la città dal baratro»
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«Le elezioni amministrative svoltesi a Reggio Calabria il 20 e 21 settembre vanno annullate senza se e senza ma». Lo afferma, in una nota, Klaus Davi, candidato a sindaco in occasione delle ultime comunali.
«Al netto dell'inchiesta della magistratura che seguirà il suo corso - dice - sono agli atti tutte le denunce che avevamo documentato con la ‘Lista Klaus Davi‘ già ad urne aperte e prima ancora durante la campagna elettorale. Le manipolazioni dei voti dei presidenti di seggio di Archi con il ricorso a matite farlocche, l’invio sistematico e sinistro ad urne aperte ai seggi di ‘miliziani’ di Falcomatà, vale a dire di soggetti che intimidivano le persone ‘suggerendo’ per chi votare e ricorrendo addirittura all’aiuto dipendenti comunali e consiglieri comunali all’uopo; la denuncia in diretta ripetiamo: in diretta di alcuni cittadini di Arghillà - prosegue - in una terra in cui le istituzioni continuano a lamentare che in pochi denunciano il malaffare, secondo cui alcuni emissari avrebbero offerto ad elettori soldi in cambio di voti».
«Per non parlare della “Commissione Elettorale” - continua - che ha diffuso dati falsi e fuorvianti, la cui fiacca vigilanza ha condizionato non poco le scelte politiche dei soggetti in corsa nella competizione elettorale. In ultimo il dossier dettagliato da noi diffuso sugli orrori e le manipolazioni avvenute in molti seggi che hanno inquinato palesemente l’esito del voto. Solo per questo torniamo a chiedere a gran voce che si azzeri la Giunta e si torni a votare. Anche perché di questa cozzaglia di ‘veline’ è ‘velini’ (a proposito avete notizie dell’assessora al turismo e del suo piano di promozione dell’immagine della città?) etero diretti da Nino De Gaetano e Sebastiano Romeo (i veri sindaci di Reggio!) non sappiamo che farcene: l’unica opera in cui si sono distinti è stata quella di inondare la Perla dello Stretto di rifiuti e sterco. Reggio - conclude Davi - ha bisogno di amministratori seri che tirino fuori la città dal baratro non di cacofonici ventriloqui».