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“Sono pronto immediatamente a lasciare la presidenza della commissione anti ‘ndrangheta. Il mio lavoro lo continuerò a fare da consigliere se questo può essere utile all’unità del partito e se il mio incarico può essere considerato un ostacolo per qualcuno”.
Arturo Bova, esponente dei Democratici e Progressisti, alla vigilia di quella che dovrebbe essere l’ufficializzazione della scissione interna al Pd, si dice disposto a fare questo passo se dovesse essere utili ai democrat, precisando che i suoi sforzi e il suo impegno anti ‘ndrangheta andranno avanti eventualmente anche senza titoli.
Bova senza mezzi termine spiega poi che “le elezioni di Catanzaro devono essere uno spartiacque e uno spartitraffico. Ci sono strade nel Pd – accusa - intasate da persone che le percorrono a senso contrario quando il senso è unico, contro mano. Ci sono sacche di poteri occulti che fanno parte di qualcosa al di sopra della fede politica e dei valori politici, persone che rispondono a tornaconto personali”.
“Ecco perché – conclude - sono soddisfatto che la commissione nazionale antimafia abbia deciso di chiedere l’elenco degli iscritti alla massoneria”.
t.b.