Consentire alle imprese calabresi, che versano in una grave crisi di liquidità di poter continuare ad operare salvaguardando da un lato i livelli occupazionali e dall’altro le politiche di rinnovamento energetico messe in campo con gli interventi edilizi attuali.

È questa la ratio della proposta di legge presentata il 3 febbraio scorso a Palazzo Campanella dai consiglieri Giuseppe Graziano e Francesco De Nisi, appena transitati in Azione di Carlo Calenda. Un provvedimento con cui si liberano i crediti di imposta che gravano sulle imprese per effetto degli ostacoli burocratici del superbonus 110%, superbonus 90% e sismabonus.

Nello specifico si prevede che la Regione, dopo aver valutato, tramite la società regionale Fincalabra, la consistenza del debito fiscale e della propria capacità di compensazione annua mediante modello F24, proceda a stipulare con uno o più istituti di credito specifici contratti di durata pluriennale. Contratti che prevedono l’acquisto annuale da parte della Regione Calabria di crediti relativi ai bonus edilizi dagli stessi istituti di credito, limitatamente alle rate dei suddetti crediti immediatamente utilizzabili in compensazione con modello F24 nel corso dello stesso anno.

La proposta di legge è snella e consta di cinque articoli, è compatibile con il quadro ordinamentale in vigore - in quanto la circolare dell’Agenzia delle entrate e il decreto aiuti bis non inserisce l’Ente Regionale tra i soggetti esclusi dalla possibilità di acquistare dalle banche crediti di imposta relativi ai bonus edilizi – e secondo i proponenti non comporta nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale.

Dal punto di vista pratico, l’intervento grazie alla compensazione fiscale operata dalla Regione, oltre a dare una boccata d’ossigeno alle imprese, consentirà ai cittadini di riprendere e completare la riqualificazione energetica delle proprie abitazioni.

Fincalabra individuerà gli istituti di credito da cui acquisire il credito fiscale da bonus edilizi seguendo alcuni criteri: vale a dire al percentuale di sconto sul credito ceduto praticato dall’istituto bancario. La maggiore capillarità di sportelli presenti in regione gli istituti di credito cooperativo a carattere regionale fondati in Calabria.