«L’ispezione eseguita sabato è prerogativa dei parlamentari e penso sia dovere di qualunque rappresentante delle Istituzioni provvedere affinché il diritto alla salute venga rispettato anche in Calabria, anche in provincia di Cosenza».

Con un video pubblicato sul suo profilo Facebook, Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, interviene sulle polemiche che hanno accompagnato il suo blitz, con tanto di scorta, negli uffici di Serra Spiga dell’Asp di Cosenza. E racconta la sua versione dei fatti, negando che l’ispezione sia stata fatta per motivi “personali”.

«Sabato mattina – racconta il senatore - mi sono recato presso l’azienda sanitaria provinciale (Asp) di Cosenza in viale degli Alimena per fare un controllo, esattamente come ho fatto ad ottobre scorso sempre nei locali di Serra Spiga ed anche 7 giorni addietro quando ho incontrato il Commissario dell’Asp di Cosenza per offrire la mia disponibilità nel sostenere l’azione vaccinale. Ho dovuto prendere atto che le modalità di prenotazione non sono efficaci soprattutto per chi, magari anziano, non ha dimestichezza con internet ed i siti-web».

Poi nel merito delle polemiche che si sono scatenate, con richieste di dimissioni avanzate da molti esponenti politici, Morra aggiunge: «Mi farebbe piacere che mi si spiegasse come avrei perorato la causa dei miei suoceri o dei miei genitori. Purtroppo sia i miei genitori che mio suocero sono venuti a mancare tempo fa. Mentre mia suocera si è già vaccinata circa quindici giorni fa poiché rientrante per ragioni anagrafiche nelle categorie a rischio».

L’irruzione negli uffici dell’Asp ha visto anche un’accesa discussione con il responsabile della centrale operativa territoriale, Mario Marino, che nel corso dello scontro verbale ha anche avvertito un malore.
«Mi sono recato nei locali dell’Asp di Serra Spiga – prosegue il parlamentare - e ho incontrato il Dott. Mario Marino responsabile della centrale operativa territoriale, e l’ho messo telefonicamente in contatto con il Sottosegretario Pierpaolo Sileri, con il Dott. Giuseppe Longo Commissario alla sanità per la regione Calabria e con il Dott. Vincenzo La Regina Commissario dell’Asp cosentina al fine di migliorare il servizio prenotazione e tutto quanto riguardi la somministrazione vaccinale in Calabria. Questa ispezione è avvenuta a seguito di segnalazioni di cittadini che mi chiedevano d’intervenire vista la scarsità di vaccini ricevuti dai calabresi e, quindi, anche in provincia di Cosenza. Non vedo nulla di strano se il Presidente della Commissione parlamentare antimafia, parlamentare eletto in Calabria, si interessa ed interviene per cercare di aiutare il sistema delle vaccinazioni che in Calabria fa acqua da tutte le parti - lo dicono i numeri -. Nonostante ad oggi la macchina di somministrazione del vaccino funzioni poco e male, questi scarsi risultati non hanno in alcun modo scalfito le retribuzioni dei dirigenti che dovrebbero garantirci ben altri numeri per le vaccinazioni e ben altri livelli d’assistenza sanitaria in un'azienda sanitaria provinciale con circa 1 miliardo di debiti!».