Il capogruppo dem in Consiglio regionale attacca il governatore criticando l'azione della Regione. Definito "illegale" il reclutamento dei rilevatori che dovranno segnalare i disservizi negli ospedali: «Una sorta di Grande fratello»
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«Il presidente Occhiuto ha annunciato l’arrivo di altri 126 medici cubani presso le strutture sanitarie calabresi. Come se il problema (o la piaga) della sanità di Calabria fosse solo legato alla quantità del personale medico e non già anche alla qualità delle prestazioni erogate. la sensazione a questo punto irresistibile è che il commissario alla Sanità voglia insistere con questa scorciatoia eludendo la vera ed unica soluzione strutturale per superare l’emergenza: quella dei concorsi a tempo indeterminato». Così, in una nota, il capogruppo Pd in consiglio regionale Mimmo Bevacqua.
«Occorrerebbe invece - continua Bevacqua - garantire contratti attrattivi per il personale medico, è questa l’unica strada per rivitalizzare il sistema sanitario sotto il profilo assunzionale e qualitativo. Del resto, proprio il commissario Occhiuto, in una delle riunioni del Tavolo Adduce, ha affermato che in Calabria si possono assumere 2.500 nuovi operatori rispettando il tetto di spesa».
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«Ci saremmo aspettati quindi uno sforzo in più su questo, per mettere le Asp e le Ao nelle condizioni di poter bandire i concorsi. E invece il commissario e presidente Occhiuto continua con annunci ed operazioni mediatiche ad effetto "spot", buone per la Rete ma non certo per la rete ospedaliera. Annunci "spot" che lasciano come minimo perplessi. L’ultima, quella dei rilevatori, prevede un impegno di un milione di euro corrispondenti all impiego di 240 figure che verranno impiegate per tre mesi nelle strutture sanitarie al fine di monitorare eventuali malfunzionamenti. Occorre solo sottolineare la sostanziale "illegalità" di questi cosiddetti "rilevatori", una sorta di "grande fratello" in Rete che apre al pubblico la segnalazione di eventuali casi di malasanità. Il modo peggiore, e ci permettiamo volgare, per mettere ancor di più sotto pressione lo straordinario parco medico della Calabria che fa miracoli ogni giorno».
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«Ci chiediamo - conclude Bevacqua - se davvero non sia più utile rinforzare in maniera strutturale la dotazione organica dei nostri presidi territoriali, alleggerendo il carico di responsabilità su chi conduce turni massacranti per carenza di personale. Il resto, a nostro avviso, è solo "spot". A meno che non si vuol continuare a governare con gli annunci».