«In 28 anni di vita politica la scelta atlantica, l’europeismo, il riferimento costante all’Occidente come sistema di valori e di alleanze fra Paesi liberi e democratici sono stati alla base del mio impegno di leader politico e di uomo di governo». Così Silvio Berlusconi in una nota dopo la diffusione degli audio sull'Ucraina, Putin e Zelensky e dopo la replica di Giorgia Meloni. «La mia posizione personale e quella di Forza Italia - continua il Cav nella nota - non si discostano da quella del Governo Italiano, dell’Unione Europea, dell’Alleanza Atlantica né sulla crisi Ucraina, né sugli altri grandi temi della politica internazionale. Lo abbiamo dimostrato in decine di dichiarazioni ufficiali, di atti parlamentari, di voti alle Camere».

Poi in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera il Cavaliere ha inoltre dichiarato: «Sinceramente, data la gravità del momento internazionale e l’importanza delle decisioni da assumere per il futuro del nostro Paese, pensavo di dover dedicare il mio tempo a cose più importanti che a rettificare interpretazioni distorte e francamente ridicole del mio pensiero. Forse tutto questo si potrebbe evitare semplicemente se si mettessero da parte alcune pessime abitudini, come carpire e registrare di nascosto brani di conversazioni private».

Berlusconi e l'amicizia con Putin

«Il tutto è fuori contesto, è stato diffuso senza conoscere il senso globale delle mie parole, con il solo scopo di diffondere calunnie e disinformazione», afferma Berlusconi in merito all'audio rubato e continua sostenendo che «è avvilente, e poco rispettoso degli italiani, ridurre a questo la discussione politica». E sui soi rapporti con il Cremlino e in partcolar modo con il presidente russo aggiunge: «Non rinnego affatto i miei passati rapporti di amicizia con Vladimir Putin, che hanno portato a risultati importanti, sempre conseguiti in pieno accordo con i nostri alleati dell’Occidente, come il trattato del 2002 a Pratica di Mare che mise fine dopo oltre cinquant’anni di angosce alla Guerra Fredda e il mio intervento nel 2008 per evitare l’invasione russa della Georgia. Ma oggi le circostanze sono cambiate».

Berlusconi sul nuovo governo

E sulla formazione del nuovo governo il Cavaliere aggiunge: «Noi andremo alle consultazioni al Quirinale con gli alleati del centrodestra e proporremo il nome di Giorgia Meloni, in coerenza con il risultato elettorale. Naturalmente stiamo ragionando con i nostri alleati, in via del tutto informale, su ipotesi che prenderanno corpo nel momento in cui il presidente della Repubblica riterrà di condividere la nostra indicazione. A tale riguardo mi pare che una figura di alto profilo istituzionale come l’ex presidente del Senato possa dare le più adeguate garanzie per un incarico delicato come quello di ministro della Giustizia».