A Tropea ieri la chiusura della campagna elettorale della Santelli. E la cittadina ha messo il vestito buono per presentarsi in tutta la sua spendibilissima allure
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Indipendentemente dall’esito delle urne, una cosa è chiara: volenti o nolenti, il centro storico del borgo arroccato sul Golfo di Lamezia è a tutti gli effetti la vera cartolina di Calabria. La visita di Silvio Berlusconi, vero colpo di marketing politico territoriale lo ha dimostrato, e rilanciato il suo ruolo di luogo simbolo, dove farsi fotografare, intervistare e dove passeggiare per un bagno di folla. Farsi vedere non solo è possibile, ma anche utile.
Una cartolina perfetta
Insomma, Tropea funziona. Offre un’immagine vincente sui social (basti pensare ai numeri da record del suo Natale “instagrammabile”). Ospita azioni virtuose premiate anche in Senato (Il Comune, inserito tra i 100 ambasciatori d’Italia per la sua squadra di volontari green, che ogni domenica ripuliscono strade, piazze, aree verdi). Ed ha dato il la alla narrazione efficace del Sindaco Giovanni Macrì, che da sempre dichiara di “avere un solo amore ed essere sposato con una sola donna: Tropea”. E a quanto pare, aver puntato tutto su messaggi immediati e diretti quali “amore”, “dedizione”, “magia”, “accoglienza”, in termini di messaggio elettorale prima, e strategico poi, ha fatto breccia.
Endorsement ufficiale
ll gioco di squadra Macrì-Mangialavori-Santelli ha centrato l’obiettivo. La sponda politica che ha portato il Cavaliere a scegliere la perla del Tirreno per la sua trasferta calabrese in sostanza ha dichiarato tre intenzioni. Quella di accreditare Macrì come un candidato spendibile, un domani, per più ampi consessi. Quella di trasformare la cittadina balneare nel salotto buono della Calabria, l’immagine spendibile per offrire un'immagine diversa dai soliti cliché. E quella di blindare il risultato con l’arrivo di Silvio.
Il contatto diretto
La discesa in "campo tropeano", a sua volta, mostra l'efficacia del tandem andato in scena in questi giorni, e foriero di una operazione di vero e proprio marketing politico, culminata nella giornata del 23 gennaio, dalle 12 in poi. Certo, ci saranno gli incontri elettorali, con la candidata alla presidenza della Regione, Jole Santelli, il sindaco, Giovanni Macrì, la delegazione di imprenditori e la cittadinanza. Ma soprattutto ci sarà l’implicita benedizione al ruolo nuovo che la città si candida a ricoprire nel prossimo futuro: e che passa dalla temeraria candidatura a capitale della cultura. Ed in quest’ottica la campagna elettorale passa quasi in secondo piano…