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“La minaccia come simbolo del basso spessore politico ed intellettuale di molti dei sostenitori e tifosi del M5S. Questo è l’esempio calzante dell’Italia che, evidentemente, immaginano e formano nelle convinzioni dei militanti i modi di fare e i messaggi dei "guru". I quali, mi auguro, non intendano i cittadini solo come gregge da governare e da punire violentemente nel caso non si rispettino i loro diktat”.
È quanto dichiarato in un post pubblicato su Facebook da Sebastiano Barbanti in risposta a decine di commenti di insulti e minacce degli attivisti del Movimento 5 stelle.
Barbanti aderisce al Pd e scatena l'ira degli attivisti pentastellati
“Mi aspetto, che per amore della democrazia e della verità, pur nel loro diritto di dissentire dalla mia scelta, prendano le distanze da tali modi di fare. E mi aspetto che lo facciano anche i loro rappresentanti istituzionali.
Altrimenti ciò che si sta operando apparirà inequivocabilmente come il lavaggio del cervello, attuato attraverso il web, affinché si annienti ogni confronto democratico e lo si sostituisca con l’insulto, la minaccia violenta - ed in futuro chissà cos’altro – per chi dissente e si allontana dal verbo del “Sacro Blog”.
Ero assolutamente consapevole che la mia scelta mi avrebbe esposto alla possibilità di ricevere critiche, ma in merito agli insulti e ai comportamenti incivili - di cui purtroppo per un lungo periodo ho sottovalutato la portata anti-democratica - voglio precisare che da oggi in poi non tollererò, ne' potrei farlo anche solo per rispetto dei miei familiari, nella maniera più assoluta”.
Solidarietà dal Pd – “Le minacce ricevute su Facebook dall'ex 5 stelle Sebastiano Barbanti per essere passato al Pd, a cui va la nostra solidarietà, mostrano la viltà di persone che delle minacce e della violenza sul web fanno il loro passatempo preferito. Invito pertanto i colleghi del M5S a dissociarsi da tali minacce e a esprimere la loro solidarietà a Barbanti. Purtroppo non è la prima volta che si assiste a simili comportamenti”. È quanto afferma, in una nota, Lorenzo Guerini, vicesegretario del Partito democratico.
“La mia solidarietà – ha scritto invece su Twitter il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno – e quella dei democratici calabresi a Sebastiano Barbanti vittima di vergognosi attacchi su Facebook”.