VIDEO | Sarà alla guida del Comune per la terza volta. Decisivo anche il ruolo del vicepresidente della Regione Spirlì. Scionti non è riuscito a recuperare lo svantaggio iniziale
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Alla fine aveva ragione il vice di Jole Santelli, Nino Spirlì: Taurianova non ha avuto “paura” di votare in massa Lega e, soprattutto, di farlo in un contesto nel quale il resto del centrodestra era avversario.
L'avvocato Roy Biasi torna al comando del Municipio, era stato primo cittadino per 2 consiliature quando era con Forza Italia – a cavallo tra i due secoli – e ora indossa la fascia come primo sindaco calabrese salviniano in un Comune di media fascia.
Nel ballottaggio è stato sconfitto, con un rotondo 60 a 40, Fabio Scionti del Pd: per far capire quanta acqua sia passata sotto i ponti, basti ricordare che i due si erano sfidati anche 5 anni fa e in quel caso ebbe la meglio, sempre al secondo turno, l'odierno sconfitto. Che questa volta non è riuscito a superare il divario ingente di 15 giorni fa (Biasi al 42, Scionti al 25), in una appendice di campagna elettorale che era servita al vincitore per raggruppare – solo parzialmente – la coalizione: FdI e Udc, che prima erano avversari della Lega, hanno dichiarato di orientare i loro elettori a votare Biasi, a differenza di Forza Italia che ha lasciato libero l'elettorato.
Il sindaco avrà una maggioranza certamente imperniata intorno alla Lega, ma fondamentale per il successo si è rivelata la lista civica messa su da Nino Caridi, che ha fatto il pieno di consenso (il più votato con quasi 600 preferenze), ed è avviato verso la carica di vice sindaco così come Biasi aveva garantito dai palchi.
Suggella il successo politico con un risultato elettorale importante anche Cultura e Identità, il movimento di cui fa parte il vicepresidente della giunta regionale, che è di Taurianova: anche questa lista avrà la sua rappresentanza in Consiglio.
Per la minoranza Scionti porta nel civico consesso 2 consiglieri, che si affiancheranno agli altri due candidati a sindaco sconfitti: Filippo Speranza e Daniele Prestileo. Entrambi avevano lasciato libero l'elettorato, e, pur avendo quadri politici di riferimento assai diversi – Speranza ha un passato di sinistra ed era sostenuto da movimenti civici di area – certamente rinunciando a indicare la preferenza nel ballottaggio hanno inciso sul risultato che vede la Lega dilagare anche come nuova classe dirigente politica. Farà parte del consiglio comunale anche Nello Stranges, leader dei forzisti locali, candidato con Prestileo e fino all'ultimo convinto assertore di una linea prima di opposizione all'avanzata leghista e poi di desistenza nel turno di ballottaggio.