A sfidarsi nella città pitagorica i due candidati a sindaco Antonio Manica e Vincenzo Voce. Segui in diretta lo spoglio
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Urne chiuse anche a Crotone, tra le città più importanti in Calabria chiamate al voto in questo secondo turno di ballottaggio che vede protagonista altri cinque comuni della regione.
A contendersi la fascia tricolore saranno il candidato del centrodestra Antonio Manica, avvocato tributarista alla sua prima esperienza elettorale, e il ‘civico’ Vincenzo Voce, ingegnere e docente di scuola media superiore che alle ultime regionali è stato candidato nella lista di Carlo Tansi ‘Tesoro Calabria’ senza essere eletto ma risultando il più votato a Crotone.
I risultati
Con tutte e 74 le sezioni scrutinate, Voce conquista la fascia tricolore con il 63,95% delle preferenze. Lo sfidante, il candidato del centrodestra Antonio Manica, avvocato tributarista alla sua prima esperienza elettorale, si ferma al 36,05%.
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Sfida Manica - Voce
Al primo turno Manica ha ottenuto 13.787 preferenze pari al 41,6 per cento, meno del risultato raggiunto dalle dieci liste che lo hanno sostenuto: 16.111 voti, pari al 49,97 per cento. Dietro di lui è arrivato Voce che però ha ricevuto un trattamento inverso dai suoi elettori. Il candidato civico, grazie al voto disgiunto, ha infatti ottenuto 12.003 preferenze pari al 36,2 per cento mentre le quattro liste che lo appoggiavano si sono fermate a 8.012 voti pari al 24,8 per cento.
Circa quattromila voti ‘personali’ dunque separano i due contendenti subito partiti alla caccia di quegli ottomila elettori che al primo turno hanno votato per la coalizione di centrosinistra guidata da Danilo Arcuri o per il candidato del Movimento cinque stelle Andrea Correggia e che ora sono chiamati a scegliere tra Manica e Voce. Anche se, come sempre accade nei turni di ballottaggio quando non ci sono più consiglieri da eleggere, molti sceglieranno di restare a casa.
Nessun apparentamento
I due candidati in corsa, insieme ai partiti che li appoggiano, hanno peraltro rifiutato qualsiasi apparentamento con altre liste, ognuno dicendosi certo di poter vincere il confronto con l’altro. Il centrosinistra, nel quale correvano le liste ispirate da Enzo Sculco insieme ad una civica formata da esponenti Pd, ha dato libertà di scelta ai propri elettori. Al contrario, il commissario provinciale dem Franco Iacucci lunedì scorso ha tenuto a Crotone un’assemblea con quei militanti e dirigenti da tempo in rotta con l’area che invece è favorevole all’alleanza con Sculco invitandoli esplicitamente a sostenere la candidatura di Voce e a sbarrare la strada al centrodestra. Una sortita che, naturalmente, ha riacutizzato lo scontro in casa Pd.
Scenario molto simile nel M5s dove l’ormai ex candidato sindaco Correggia ha escluso categoricamente di voler dare indicazioni di voto agli attivisti lasciandoli liberi di scegliere il candidato da sostenere ma sulla scena hanno fatto irruzione le due parlamentari crotonesi del movimento Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado chiedendo espressamente di votare per Voce. Non prima di aver smentito le illazioni secondo le quali anche al primo turno le due esponenti grilline avrebbero sostenuto il candidato civico. Su scala regionale da registrare gli endorsement di Jole Santelli e Wanda Ferro per Manica, di Carlo Tansi e del sindaco di Sellia, nonchè capogruppo Pd alla Provincia di Catanzaro Davide Zicchinella, per Voce.