Messa alle spalle l’elezione decretata nel primo congresso regionale, il segretario di Azione – l’ex sindaco di Taurianova, Fabio Scionti – dettaglia la strategia per radicare ulteriormente il partito dell’ex ministro Calenda.

«Il congresso di Lamezia Terme – sostiene il segretario – ha dato mandato per tenere un profilo politico che, sebbene sottolinei le distanze con alcuni partiti che sostengono la giunta Occhiuto, ci porti ad essere una forza politica comunque propositiva, che non faccia cioè una opposizione precostituita. Ciò che andremo a proporre è frutto della nostra identità, sancita per quanto riguarda la Calabria nella piattaforma degli ideali della meritocrazia, del coinvolgimento dei territori, dei giovani e nella vigilanza affinchè i temi del Piano di ripresa e resilienza vengano effettivamente rispettati con una progtrammazione efficiente».

Scionti si sta preparando al congresso nazionale che il partito ha programmato per il 20 febbraio, ma nel frattempo ricorda che «già oltre mille amministratori in tutto il Paese hanno aderito riconoscendosi in un partito di ispirazione liberal socialista che nasce per fronteggiare i partiti sovranisti e populisti». Un perimetro, quello delineato dal duo Calenda Richetti, che Scionti conosce bene essendo consigliere di opposizione nell’unica cittadina calabrese che ha un sindaco leghista, contro il quale ha già formato un gruppo consiliare composto da lui e da un altro consigliere. «Mi è dispiaciuto lasciare il Pd – conclude Scionti – ma quello ormai era diventato un partito troppo autoreferenziale. Le nostre strade però non si sono divise, già ci siederemo insieme per programmare i prossimi impegni elettorali, a partire dalle amministrative di Catanzaro».