«Abbiamo presentato come opposizione un’interrogazione al presidente della Giunta Occhiuto per quanto riguarda Azienda Zero, una struttura nata in pochissimo tempo ma della quale nessuno conosce nel dettaglio il suo funzionamento».

Così in una nota Amalia Bruni, capogruppo del “Misto”, e i colleghi che guidano il Partito democratico e il Movimento 5 stelle in Consiglio regionale, rispettivamente Domenico Bevacqua e Davide Tavernise, danno conto dell’interrogazione rivolta al presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, depositata proprio ieri a Palazzo Campanella.

D’altra parte dal 14 dicembre 2021, quando venne approvata la legge n°32, Azienda Zero è a tutti gli effetti un ente del Servizio sanitario regionale dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia imprenditoriale, tecnica, gestionale e contabile ed è stata istituita per perseguire la programmazione, la razionalizzazione, l'integrazione e l'efficientamento, nonché il controllo direzionale e gestionale dei servizi sanitari, sociosanitari e tecnico-amministrativi del Servizio sanitario regionale.

«Dall’istituzione del nuovo ente di governance ad oggi – si legge nella nota - si sono alternati diversi interventi politici e legislativi con rimandi normativi e modifiche di articoli e commi. In particolare, sono state approvate già ben quattro leggi volte a modificare l’originario impianto normativo del dicembre 2021 che di fatto non solo non hanno chiarito scopi e funzioni dell’ente ma hanno addirittura aumentato la confusione».

Per questo motivo Bruni, Bevacqua e Tavernise hanno chiesto se «la mancata attivazione di Azienda Zero ha generato una condizione di stallo, nonché confusione tra competenze aziendali e competenze del Dipartimento Salute», soprattutto in riferimento a quelle competenze trasferite al nuovo Ente del servizio sanitario regionale;  «quando e come Azienda Zero entrerà in funzione»  e il perché «la Giunta non abbia ancora emanato la Dgr atta a specificare il funzionamento e i tempi di attuazione dell'Azienda Zero».

Insomma, a distanza di quasi un anno dalla nomina a Commissario Regionale della Sanità di Occhiuto e dopo mesi dall'approvazione della legge che istituisce Azienda Zero il centrosinistra si sarebbe aspettato un deciso cambio di passo nella gestione della nostra malmessa Sanità.

«Caro presidente – concludono i capigruppo del centrosinistra - non basta solo fare un giro di ricognizione degli ospedali, i calabresi attendono risposte concrete per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, con proposte e suggerimenti chiari, quello che non si riesca a capire è cosa vuole fare lei».