Domani il provvedimento sarà alla Camera. Graziano e De Nisi: «Metterà in ginocchio le Regioni del Mezzogiorno che si troveranno a dover affrontare problemi abnormi che bloccheranno l'erogazione di servizi e prospettive e spaccheranno definitivamente l'Italia»
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«L'unica vera protesta civile e istituzionale che si può attuare contro l'Autonomia differenziata è il voto contrario all'approvazione in aula. Tutto il resto, dall'astensione - o peggio - alla non presenza in aula, sarebbe solo un escamotage per “non guastare volontà” ad un Governo che con questo provvedimento metterà la pietra tombale sullo sviluppo ed il futuro del Meridione». È quanto dichiarano i consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Francesco De Nisi, rispettivamente presidente e segretario di Azione Calabria, chiedendo a tutti i deputati del Sud e calabresi, di ogni schieramento politico, di partecipare domani all'ultima e definitiva votazione alla Camera dei deputati della riforma sul regionalismo differenziato e di esprimere voto contrario.
«La questione meridionale – dicono Graziano e De Nisi – è un capitolo della storia d'Italia ancora apertissimo e lontana dall'essere risolta. La storia ufficiale d'Italia narrata negli ultimi decenni ha puntualmente e in modo perseverante e progressivo fatto in modo di dipingere una nazionale unità e uguale che, di fatto, non esiste. Certo, non è il momento di fare revisionismo, però se non si parte dall'assunto che i diritti costituzionalmente garantiti non hanno la stessa applicazione a Milano quanto a Reggio Calabria è chiaro che non si può affrontare nemmeno il tema dell'Autonomia differenziata».
«Una norma – ribadiscono con forza il presidente e il segretario di Azione Calabria – che metterà in ginocchio le Regioni del Mezzogiorno che si troveranno, da dopodomani a dover affrontare problemi abnormi che bloccheranno l'erogazione di servizi e prospettive e spaccheranno definitivamente l'Italia».