Le prossima mossa della maggioranza prevede una delega al Governo per fissare gli standard dei Lep a costo zero e superare le censure della Corte costituzionale. De Luca chiama alla lotta, Avs: «Altra minaccia per il Sud, fermiamoli»
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Delega al Governo per fissare in nove mesi gli standard dei Livelli essenziali delle prestazioni, senza aumentare spesa e pressione fiscale. Sarebbe questa la mossa della maggioranza parlamentare, per approvare il Disegno di legge sull'Autonomia differenziata con l'obiettivo di superare le stroncature della Corte costituzionale e prevedere nuovi Lep per dodici materie da individuare in nove mesi. La bozza del nuovo ddl delega sta circolando in queste ore tra gli scranni parlamentari e non mancano le voci critiche soprattutto dal fronte del centrosinistra nei confronti di quello che viene definito come l'ennesimo tentativo propagandistico da parte della Lega, alla vigilia delle elezioni regionali, ai danni dal Mezzogiorno.
I rilievi della Corte
I giudici della Corte Costituzionale hanno dichiarato l’illegittimità costituzionale della delega per l’adozione di decreti legislativi finalizzati all’individuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, vale a dire per quei diritti minimi che devono essere garantiti a tutti i cittadini in modo uniforme su tutto il territorio.
Le censure hanno riguardato anche la parte nella quale la legge Calderoli intendeva stabilire i criteri direttivi per una vasta gamma di materie contemporaneamente. Secondo i giudici, ogni materia presenta peculiarità specifiche che richiedono valutazioni distinte e delicati bilanciamenti. Va ricordato, inoltre, che, lo scorso 7 febbraio, la Corte Costituzionale ha reso note le motivazioni che hanno dichiarato inammissibile il referendum per l’abrogazione della legge numero 86 del 2024, relativa all’autonomia differenziata. I giudici, tra i vari rilievi, hanno sottolineato che l’oggetto e la finalità del quesito referendario non erano sufficientemente chiari.
La bozza del ddl delega
La proposta del ministro Calderoli, articolata in 41 articoli, si propone, dunque, di rispondere alle censure espresse dalla sentenza n. 192 della Corte Costituzionale, che ha sollevato interrogativi sulla legittimità delle modalità di attuazione dell’autonomia. Per superare lo scoglio la bozza di legge introduce la definizione di "settore organico di materie". In sostanza, la definizione delle materie da delegare alle Regioni, dovrà essere organizzata per settori organici non in base alle competenze dei ministeri o degli altri organi periferici dello stato ma secondo criteri oggettivi desumibili dal pieno significato che esse rivestono per i territori e dalla più stretta connessione esistente tra funzioni affini, strumentali o complementari.
La chiamata alla lotta di De Luca
«Prepariamoci a combattere di nuovo contro l'autonomia differenziata», questo il monito lanciato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo intervento al congresso nazionale straordinario del Psi di Napoli. «Salvini - ha dichiarato - ha presentato di nuovo la proposta di legge sull'autonomia differenziata, prepariamoci a combattere, come abbiamo già fatto e quasi da soli, e anche contro la centralizzazione dei fondi di coesione. Non ho ancora letto il testo, ma se ricalca le cose proposte di prima, bisognerà combattere come abbiamo già fatto quasi da soli, andando addirittura a Roma a fare una manifestazione di massa contro l’autonomia».
Avs: «Autonomia a costo zero è un danno per il Sud»
Secondo il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, «la bozza che gira sulla nuova delega che sta preparando il ministro Calderoli va rispedita al mittente. Come al solito Calderoli ha preparato una bozza su tantissime materie senza metterci un soldo. Perché il punto è sempre lo stesso: per fare l'Autonomia vanno definiti i Livelli essenziali delle prestazioni, e per farlo è necessario trovare le risorse». E ancora: «L’Autonomia a costo zero è tutta a danno del Mezzogiorno. Quella di Calderoli - continua - è l'ennesima trovata propagandistica sul cavallo di battaglia della Lega alla vigilia delle elezioni regionali utile per la propaganda. Meloni e Tajani battano un colpo e fermino l'ennesimo tentativo leghista di dividere il Paese».
Pd: «Servono risorse per accorciare i divari»
Strali anche da parte del Pd. «Calderoli ci riprova con le riforme senza risorse e a danno del Sud» - dice il deputato Silvio Lai. «Incurante delle indicazioni della Corte costituzionale ed anche di quanto già segnalato da Svimez e Ufficio parlamentare di bilancio fa circolare una nuova proposta sull'Autonomia differenziata dove le principali novità sono la delega al Governo per realizzarla con decreti attuativi per aggirare la sentenza dell'Alta corte. E comunque non prevedendo oneri aggiuntivi per lo Stato, promette una riforma a costo zero incurante del fatto che servono risorse importanti per accorciare i divari tra Nord e Sud sulle materie delegate».