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«Con l’Autonomia differenziata sono riusciti a spaccare l’Italia»: Iacucci (Pd) chiama alla mobilitazione per il referendum

VIDEO | Il vicepresidente del Consiglio regionale: «In questa storia Calderoli è stato l'unico coerente da 30 anni. La consultazione popolare è l'unica strada percorribile, dobbiamo spingere per raggiungere il quorum»

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di Antonio Clausi
24 luglio 2024
09:32

Il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria non ha dubbi: «Calderoli e la Lega sono state le uniche parti coerenti in questa vicenda. Una volta pensavano alla Padania, all’Etruria e al Sud. Oggi la divisione dell’Italia si chiama Autonomia Differenziata». Franco Iacucci, ospite questa mattina negli studi di Cosenza Channel rilancia il tema del referendum, consapevole però che «non raggiungere il quorum significherebbe legittimare una legge non buona».

Nel suo editoriale, il presidente del gruppo Diemmecom ha evidenziato che «la nostra non è e non vuole essere una guerra del Sud contro il Nord, né la risposta ad una dichiarazione di guerra del Nord contro il Sud, ma una necessità». Iacucci rilancia: «Ho letto quanto ha scritto Domenico Maduli, sono perfettamente d’accordo. Affrontare il referendum pensando di parlare di atto discriminatorio per il sud sarebbe un errore. Dobbiamo far capire che l’Autonomia differenziata è un danno per l’Italia ed è chiaro che non bastano solo gli elettori del centrosinistra e della punta dello Stivale».


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Un sondaggio di Noto ha evidenziato che ci sono resistenze anche in seno a Forza Italia e in Fratelli d’Italia. «Esattamente, sono consapevoli anche loro che questa legge allarghi una forbice, già molto evidente, tra il settentrione e il resto del Paese - prosegue l’esponente del Pd -. Non a caso Confindustria e Commissione Europea hanno preso una posizione contro l’Autonomia differenziata. Ci sono materie che garantiscono l’unità di Italia, la più importante è l’istruzione. I programmi sono unici dal Trentino alla Sicilia, in più come si può pensare di valutare salari differenti da regione in regione?».

Venerdì in Consiglio regionale non si discuterà di Autonomia Differenziata, il dibattito è stato calendarizzato per il 31 luglio in Commissione. «Dilazionare i tempi significa non prendere una posizione precisa e su questo tema non possiamo far trascorrere le settimane e i mesi. L’Anci? Rosaria Succurro dovrebbe spiegare cosa significa assemblare una commissione consultiva: è inconsistente come cosa. Una legge è buona o non lo è. Questa non lo è, pertanto abbiamo un’unica arma: il referendum». In apertura di articolo l’intervista video integrale a Franco Iacucci.

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