Katya Gentile, la cui video intervista integrale è in apertura di articolo, non gira intorno all’argomento: «Non sarei favorevole a proseguire ugualmente il percorso sulla città unica di Cosenza Rende e Castrolibero dopo l’esito del referendum. Rappresentava un’importante opportunità, ma dobbiamo prendere atto del voto della gente a cui abbiamo comunicato forse in troppo poco tempo cosa avevamo in mente. Sbagliando anche la data».

Ospite degli studi di Cosenza Channel, la consigliera della Lega («anche vista da destra Forza Italia è una casa dove non mi sentivo più a mio agio») non si è tirata indietro ed ha detto la sua sui temi caldi, non lesinando giudizi. Come quelli su Franz Caruso («È  ingessato, riconosco che abbia trovato difficoltà a Palazzo dei Bruzi, ma non ho visto la famosa operazione verità e non parliamo del traffico che è meglio») o sul suo vecchio “nemico” Mario Occhiuto Ha personalizzato la consultazione popolare ed è stato un errore farlo sia per il Sì o per il No, perché l’effetto sortito è stato la scarsa partecipazione»).

A proposito della bocciatura delle urne, ha detto che in una scala da uno a dieci si è impegnata sette per il buon esito del Sì. «Guardando a Rende, invece, mi piacerebbe un candidato sindaco donna da parte del centrodestra. Io – ha annunciato – mi interesserò molto della cosa, ma ancora siamo in fase embrionale».

Katya Gentile e la scelta della Lega

Folgorata sulla via di Pontida, Katya Gentile rivendica la scelta di sbattere dietro di sé la porta degli azzurri. «Non c’era più coinvolgimento e partecipazione dopo la morte di Berlusconi. Insomma, non ero a mio agio. Mi piacciono le sfide e la Lega vuole fare tanto in Calabria. In primis il Ponte – ha aggiunto riprendendo il mantra di Salvini -. Se l’obiettivo è rosicchiare voti a Forza Italia? Vorremmo farlo col centrosinistra in verità, ma l’intenzione è aumentare il nostro consenso anche grazie alle persone che oggi rappresentano il partito dal Pollino allo Stretto».

Sull’Autonomia differenziata, però, la posizione è la stessa di Roberto Occhiuto a cui fa i migliori auguri di pronta guarigione. «Serve finanziare i Lep secondo il suo celeberrimo “No money, no party” - ha tagliato corto -. La sfida dell’autonomia è intrigante, ma dobbiamo gareggiare tutti ad armi pari così da equilibrare il gap derivante dalla spesa storica. La Corte Costituzionale a riguardo ritengo abbia dato un’indicazione chiara».

Il caso dei quattro posti letto a pagamento all’Annunziata di Cosenza e i Consorzi di bonifica

A giugno Katya Gentile ha bocciato Vitaliano De Salazar prima che venisse nominato al vertice dell’Annunziata di Cosenza. Nel weekend è stato preso di mira dal Pd per via dei 4 posti letto per “solventi” nel nuovo reparto di chirurgia toracica. «Se muovo una critica ad Occhiuto, lo faccio su De Salazar – ha ribadito -. Passi in avanti non ce ne sono stati al netto dell’accordo con l’Unical. Potrebbe essere una svolta, ma tra anni. La percezione odierna non è cambiata rispetto al passato, né al Pronto soccorso e né per le liste di attesa. Per i posti letto, invece, credo sia giusto permettere a chi ha l’opportunità di fare un intervento a pagamento di effettuarlo a Cosenza e non a Milano o in Veneto. Il tutto però, nel rispetto etico e morale di chi invece non può affrontare alcuna spesa».

É presidente della sesta commissione in Regione, quella dei Consorzi di bonifica. Ha definito “disastrosa” la riforma attaccando Gallo e Giovinazzo. «Abbiamo sollevato in Commissione la questione dicendo chiaramente che si trattava di carrozzoni politici e clientelari senza alcuna distinzione di partito. Definii disastrosa la riforma perché furono stravolti i canoni che avevano individuato, come quella relativa alla pratica del Tfr dei lavoratori. A gennaio – ha infine svelato – faremo il tagliando, perché siamo ancora in una fase intermedia prima delle elezioni e dell’addio del commissario».