Il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale replica alla senatrice Minasi: «La nostra posizione è critica nei riguardi di un provvedimento che rischia di affossare ogni speranza per il Sud»
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«Capisco la polemica politica e il clima elettorale, ma davvero attaccare il Pd, mentre l’autonomia differenziata del ministro Calderoli rischia di spaccare il Paese è davvero inaccettabile». A sostenerlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua dopo le dichiarazioni rilasciate dalla senatrice della Lega Tilde Minasi.
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«La senatrice Minasi dice che il Pd ha introdotto l’autonomia e vuole soltanto prendere in giro i cittadini. Se fosse già introdotta perché la Lega vorrebbe cambiarla? Ed in ogni caso la posizione del partito è chiara e non è per il no all’autonomia in generale, ma all’autonomia voluta dal ministro Calderoli. Un progetto che non tiene in alcuna considerazione i Lep, come ha sottolineato più volte il governatore Occhiuto, che appartiene al centrodestra e come ha evidenziato, da ultimo, anche la fondazione Gimbe con il suo ultimo report sulla migrazione sanitaria, descrivendo una situazione drammatica che certifica la sperequazione esistente tra il Nord e il Sud del Paese e che l’autonomia differenziata finirà con l’aumentare ancora».
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L’esponente dem rimarca: «Lo stesso Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha definito al limite del grottesco la posizione dei presidenti delle Regioni meridionali governate dal centrodestra, favorevoli all’autonomia differenziata. ‘Una posizione autolesionistica che dimostra come gli accordi di coalizione partitica prevalgano sugli interessi della popolazione’ le parole di Cartabellotta. La posizione del Pd – conclude Bevacqua – dunque non è certo strumentale, ma assai critica nei confronti di un provvedimento che, nel merito, finisce con l’affossare ogni speranza di sviluppo per il Sud. Ma, evidentemente, la senatrice Minasi non avendo argomenti per rispondere nel merito si attacca alla sterile polemica».