Il Movimento 5 stelle è in subbuglio per il caso Saitta, la commissaria dell'Asp di Cosenza che avrebbe costituito la sua segreteria personale in modo «illegittimo» e aumentando i costi dell'Azienda provinciale.

La vicenda, rivelata ieri da Lacnews24.it, aveva provocato l'immediata reazione del deputato pentastellato Francesco Sapia, che aveva invocato un intervento della commissione Antimafia e dato un ultimatum preciso al governo, ai commissari regionali della Sanità e alla sua stessa parte politica: 48 ore di tempo per revocare la delibera firmata da Saitta, altrimenti «sarò costretto, per coerenza con i miei principi e le mie battaglie, a lasciare il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle».

 

La reazione del Movimento

L'aut aut di Sapia non è caduto nel vuoto. Ieri il deputato è stato contattato dal viceministro della Salute, in quota M5s, Pierpaolo Sileri, il quale – dopo aver ricevuto i documenti relativi al caso – ha assicurato un incontro urgente tra il ministro Roberto Speranza e lo stesso Sapia. Incontro che, al momento, non sarebbe però stato ancora fissato. Anche il presidente dell'Antimafia, Nicola Morra, avrebbe contattato il parlamentare di Corigliano Rossano per discutere in modo approfondito della vicenda.

 

Per adesso, comunque, non c'è alcun segnale che lasci presupporre la revoca dell'atto firmato da Saitta. La commissaria dell'Asp, secondo alcune fonti interne al M5s, sarebbe stata convocata nella sede del ministero della Salute, ma l'indiscrezione non è confermata.

 

Il rischio dimissioni

Sapia, intanto, aspetta di conoscere le iniziative di Sileri e non pare intenzionato a ritirare il suo ultimatum. Domani, dunque, nel caso in cui dall'Asp brutia non dovesse arrivare la notizia del ritiro della determinazione con cui Saitta ha nominato due professionisti esterni (Francesco Cribari e Marta Belmonte), il deputato potrebbe lasciare il gruppo 5 stelle per passare al Misto.

 

Non è tuttavia escluso che Sapia possa congelare questa risoluzione fino alle elezioni regionali di domenica prossima, al solo scopo di non danneggiare la campagna dei 5 stelle.

 

Le parole di Sapia

Si tratterebbe solo di un rinvio dettato dal rispetto nei confronti del Movimento, dato che Sapia – spiega chi ha avuto modo di parlargli – è deciso ad andare fino in fondo. La commissaria dell'Asp, aveva argomentato il parlamentare prima di paventare le sue dimissioni, «si è fatta una segreteria personale secondo proprie idee e regole, scegliendo soggetti esterni all’Asp di Cosenza e in evidente conflitto di interessi. Peraltro, rammento che Saitta è stata nominata al vertice dell’Asp di Cosenza pur non possedendo, stando al suo curriculum, i necessari requisiti di esperienza in materia di organizzazione e gestione sanitaria e malgrado l’interrogazione parlamentare e la diffida che con la collega Dalila Nesci avevamo rivolto al governo giallorosso affinché non autorizzasse codesta nomina, indicata dai commissari governativi Saverio Cotticelli e Maria Crocco».

 

I pentastellati non possono certo permettersi il lusso di sottovalutare il problema, anche perché l'eventuale addio di Sapia andrebbe ad aggiungersi alle tante altre fuoriuscite che in queste ultime settimane stanno mettendo a rischio i numeri del Movimento in Parlamento e, soprattutto, in Senato.

bellantoni@lactv.it