«L’indagine nasce da una intuizione investigativa della Questura di Reggio Calabria. Tuttavia, l’episodio che ha dato scaturigine agli accertamenti della Digos non è in alcun modo riconducibile all’avvocato Castorina, riguardando soggetti diversi ed a quest’ultimo sconosciuti». È quanto affermano i legali del consigliere comunale reggino, attualmente ai domiciliari a seguito dell’inchiesta su presunti brogli elettorali in occasione dell’ultima tornata nella città dello Stretto.  

In una nota stampa, gli avvocati Natale Polimeni e Francesco Calabrese spiegano: «L’unica circostanza effettivamente riferibile al consigliere comunale riguarda la delega al ritiro di schede elettorali. Si tratta, di un dato dotato di efficacia indiziaria neutra e, perciò, non idoneo da sé solo a dimostrare che attraverso un simile sistema siano state espresse preferenze in favore dell’incensurato professionista. Il compendio probatorio allo stato formato non vale a supportare alcun addebito nei confronti del nostro assistito che, siamo certi, riuscirà a dimostrare la propria estraneità ai fatti per come addebitatigli. Sin d’ora, invero, è agevole riconoscere che il “complesso” meccanismo descritto dagli organi inquirenti, si risolve  in una prassi amministrativa  in virtù della quale l’avv. Castorina  ha  utilizzato  il modulo delega per alcuni  cittadini».

A giudizio dei legali: «Tutt’altro che secondario è, altresì, il dato numerico emerso durante le indagini (tutt’ora in corso). È indubbio, infatti, che l’avvocato Castorina, primo degli eletti con oltre 1.500 preferenze, non avrebbe avuto alcun bisogno di ricorrere ad oscuri e contorti meccanismi illeciti per “racimolare”  i 100 voti che gli organi inquirenti gli attribuiscono, risultando di tutta evidenza come il risultato elettorale non avrebbe subito alcuna variazione». «Riteniamo che giustizia farà il suo corso e che l’avvocato Castorina potrà dimostrare la propria  estraneità ad un meccanismo illecito, a lui erroneamente ricondotto.

La difesa sta, infatti, lavorando per selezionare le falle del teorema accusatorio e gli indizi rimasti privi di idoneo e necessario riscontro e il consigliere Castorina ha già dichiarato la propria disponibilità a rendere interrogatorio allorquando avrà cognizione piena dell’incarto processuale».