Il sindaco di Corigliano Rossano Falvio Stasi, dopo la pronuncia del Consiglio di stato che ha visto l’ente soccombente sull’appalto milionario di pubblica illuminazione sulla sola area urbana di Corigliano, rompe il silenzio e risponde anche a chi chiede le dimissioni dai banchi dell’opposizione. L’amministratore non si dice pentito di essersi costituito in giudizio. Una scelta, ritenuta dall’amministratore, «difficile ma anche la più rapida. Una strada che avevamo il dovere di perseguire. È bene sottolineare che l’amministrazione si sta adoperando a tutela delle casse comunali in quanto si tratta di un servizio oltremodo oneroso per l’ente, ma che ha fatto registrare una serie di problematiche che abbiamo cercato di risolvere. I cittadini- continua Stasi- meritano servizi più efficienti».

L’amministratore, preso atto della pronunca, si è già mosso affinché gli uffici comunali diano esecuzione alla sentenza. «Alcune anomalie richiedevano e richiedono l’intervento dell’amministrazione con tutti gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione».

Il primo cittadino non tace rispetto agli attacchi ricevuti e ai tentativi di delegittimazione: «Questa è una città in cui si commenta e si costruiscono scenari drammatici a metà dell’opera. Per quanto mi riguarda sono interessato ai risultati che si raggiungono alla fine dell’opera».«Si sta tirando spesso in ballo, giustamente, la questione dell'erario: è proprio questo il punto, dal momento che risulta chiaro come si stiano spendendo molti più soldi dei cittadini di quelli previsti (parliamo di milioni di euro) per un servizio che – oggettivamente – non è né moderno né efficiente. Per raggiungere un risultato a favore della comunità ci sono molte strade, l'una non esclude le altre».