Il sindaco dimissionario coinvolto nell'inchiesta sull'affidamento della piscina olimpionica cittadina: «Difenderò la mia onorabilità da semplice cittadino»
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«Avrei potuto continuare a difendere la mia onorabilità da altra posizione. Ma mi chiamo Ugo Pugliese e la mia coscienza me lo vieta. Preferisco farlo da semplice cittadino certo di qual è la verità. Una scelta dura ma coerente con la mia vita, personale e professionale. La debbo ai 14.000 concittadini che mi hanno votato, agli altri che non lo hanno fatto ma che ho rappresentato, con il massimo impegno, in questi anni». Lo afferma il sindaco dimissionario di Crotone, Ugo Pugliese, coinvolto in una vicenda giudiziaria che riguarda l'affidamento e la gestione della piscina olimpionica della città.
«Lo devo alla mia famiglia e ai crotonesi»
«Lo debbo - aggiunge -alla mia famiglia che, in questi giorni difficili, mi è stata vicina come non mai. Ma è anche giusto che i crotonesi sappiano che per tre anni e mezzo hanno avuto come sindaco una persona onesta che si è sempre battuta per il bene comune. I fatti, nella circostanza specifica, come ho avuto modo di chiarire nelle sedi opportune, sono in linea con una condotta amministrativa sempre improntata all'interesse collettivo. Vale per questo fatto specifico così come per tutto il percorso amministrativo».
«La mia fiducia mal riposta»
Dure le parole in merito alla vicenda giudiziaria: «Se ci sono colpe da imputarmi - sottolinea l'ex primo cittadino - sono quelle di non aver esattamente valutato alcune persone e mal riposto eccessiva fiducia in altre. Quando mi sono sottoposto al giudizio popolare, attraverso il voto, avevo una visione specifica di quello che volevo realizzare per la mia città. Molte cose, alcune di portata storica, sono state realizzate. Ed avremo tempo e modo di esaminarle ancora perché non mi sottrarrò al dialogo con chiunque voglia sapere. Altre saranno patrimonio che consegno a chi succederà nella direzione amministrativa della città».
«Ci ho messo la faccia»
Sul futuro non ci sono dubbi: «Ci ho messo la faccia ed il mio nome per la “mia” città. Un nome che è quello di una famiglia onorata e che racconta storie di persone impegnate nelle professioni, nel sociale, nella vita della comunità cittadina. Un nome che intendo difendere. E lo faccio e lo farò da semplice cittadino ma con la grinta e la certezza della mia posizione. Per questi motivi ho presentato al segretario generale e al presidente del Consiglio le mie dimissioni. Irrevocabili. Le ho volute fermamente presentare nella pienezza dei miei poteri di sindaco. Ed è l'unico potere che intendo, in coerenza, esercitare. Naturalmente da semplice cittadino, come ho sempre fatto - conclude Pugliese - non farò mai mancare alla mia città, in ogni sede e in ogni luogo, il mio contributo Ma bisogna avere il coraggio, la forza e la coerenza di prendere atto e di decidere quando è il momento di terminare una esperienza. E' una mia scelta. La faccio libero da qualsiasi vincolo. Sempre».
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