Dopo le fratture e il nulla di fatto di febbraio e marzo, per l'associazione dei comuni dovrebbe essere la volta buona. Sindaci convocati per il 29 giugno. Ancora nessun candidato ufficiale ma sono già in corso trattative e tentativi di alleanze (ASCOLTA L'AUDIO)
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Non c’è due senza tre, ma questa volta dovrebbe essere la volta buona. Stiamo parlando dell’elezione del nuovo presidente del parlamentino dei sindaci, l’Anci Calabria. Questa mattina il vicepresidente facente funzione, Carmelo Panetta, ha inviato ai primi cittadini calabresi la convocazione fissata per il 29 giugno.
I sindaci si erano riuniti allo scopo il 10 febbraio scorso, ma in assenza di una intesa avevano preferito rinviare al successivo mese di marzo. Anche questa volta, però, c’è stata una sospensione dei lavori a causa del ricorso presentato dal sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo, che contestava la legittimità della convocazione diramata dal consigliere anziano (il sindaco di Cassano, Gianni Papasso) in assenza di presidente e vicepresidente. Insomma un ennesimo record negativo per la Calabria visto che in sei mesi i sindaci non sono riusciti ancora ad avere un presidente legittimato dal consenso dei suoi colleghi. Questo si è riverberato sull’incisività dell’Anci Calabria, al momento retta da Carmelo Panetta che è vicesindaco a Galatro, dove è stato eletto con 107 voti.
Tutta la debolezza dell’organismo si è vista nella partita sulla nuova legge regionale per le fusioni. Panetta è stato audito dalla prima commissione in merito alla legge e aveva chiesto di stralciare dalla famosa omnibus l’articolo relativo alle fusioni che di fatto taglia fuori i sindaci e i consigli comunali da ogni processo decisionale. Basta leggere il resoconto di quella seduta per capire di cosa stiamo parlando: alle 12,27 l’intervento di Panetta, alle 12,42 l’articolo viene approvato all’unanimità. Approvazione poi avvenuta in consiglio regionale.
Ora dovrebbe essere la volta buona. Candidati ufficiali, per il momento almeno, non ce ne sono. Nessun sindaco ha ufficializzato la sua volontà in questo senso, ma sott’acqua sono iniziate trattative e alleanze. Una candidatura che si dice quasi certa è quella del sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, nonostante il suo comune sia oberato da un disastro economico-finanziario. La Limardo già il 10 febbraio scorso si era ufficiosamente presentata come candidata del centrodestra. All’epoca il suo rivale sembrava essere Franz Caruso, il sindaco socialista di Cosenza. Da allora ad oggi però c’è una novità ovvero il fatto che ci sono state altre elezioni amministrative.
Fra queste quelle di Castrolibero dove Orlandino Greco è stato confermato sindaco con percentuali bulgare. Fra l’altro nonostante la giovane età Greco non è proprio politico di primo pelo e non è alla sua prima esperienza da sindaco. Il voto dimostra quindi il radicamento che ha nella sua comunità evidentemente dovuto ad una buona amministrazione. Greco fra l’altro è protagonista di una lucida follia che lo ha portato ad intuire prima di altri la fine dei partiti e varare un movimento trasversale, Italia del Meridione, incentrato su una rielaborazione in chiave moderna della questione meridionale. Questo gli consente di avere aderenze non solo nella sua comunità, ma anche sugli altri territori dove Idm esprime amministratori.
Ha quindi avere tutte le carte in regola per rilanciare l’Anci che in questi mesi ha avuto una voce flebile e diventare così il sindaco dei sindaci della Calabria. Una circostanza che potrebbe essere particolarmente utile alla nostra regione anche in chiave di equilibrio dei poteri.