Dopo la sospensione dalla carica di presidente di Marcello Manna indagato nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Cosenza, l'Associazione dei Comuni calabresi volta pagina e lavora al rinnovo dei propri vertici

II sindaco di Cassano Giovanni Papasso, consigliere delegato, chiamato a traghettare l’Associazione regionale dei comuni verso le nuove elezioni nel corso delle quali saranno scelti i nuovi vertici e rappresentanti regionali ha convocato per il prossimo 10 febbraio l’assemblea congressuale regionale per l’elezione del presidente e del consiglio regionale di Anci Calabria. 

Con una missiva inviata a tutti i sindaci dei Comuni aderenti è stata data comunicazione che, secondo quanto stabilito dal Consiglio regionale di Anci Calabria nelle riunioni del 6 e del 22 dicembre 2022, è stata convocata l'assemblea congressuale regionale, in prima convocazione venerdì 10 febbraio 2023 alle ore 9.00, e alle ore 10.00 in seconda convocazione. La riunione si terrà presso il THotel Lamezia di Feroleto Antico, in provincia di Catanzaro. L'ordine del giorno prevede: il disbrigo di adempimenti preliminari dell'assemblea congressuale e approvazione del regolamento congressuale; l’esame ed approvazione proposte di modifiche ed adeguamenti dello Statuto regionale; l’elezione del presidente e del Consiglio regionale di Anci Calabria.

Obiettivo dichiarato del congresso regionale è quello di contribuire al necessario processo di rivitalizzazione dell’Associazione dei comuni a livello regionale e a coordinarsi meglio con il coordinamento nazionale. «Con questo incontro – ha commentato il consigliere Anci Calabria e sindaco di Cassano Giovanni Papasso – l’Anci si rinnova. È un appuntamento importantissimo soprattutto per il fondamentale ruolo che l’Associazione oggi svolge nei rapporti con la Regione Calabria e tutte le altre istituzioni regionali nel corso della delicata fase che si sta attraversando ora che, a livello nazionale, si parla sempre più e prende sempre più corpo l’autonomia differenziata».

«Bisogna lavorare in sinergia – ha detto in conclusione Papasso – per assicurare servizi uguali a tutti cittadini a prescindere dalle latitudini in cui vivono. Per fare questo bisognerà definire i Lep – i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che devono essere garantiti in modo uniforme sull'intero territorio nazionale e in tutti i settori dalla sanità alla cultura alla scuola passando per le scelte occupazionali e la costruzione di nuove infrastrutture – e investire realmente sulla perequazione. Le rassicurazioni del ministro Roberto Calderoli non bastano e non servono. In passato le scelte amministrative sbagliate hanno solo prodotto sperequazione e ampliato il divario tra la Calabria e il resto dell’Italia».