Secondo Vittorio Scerbo, in assenza di presidente e vicepresidente vicario, non trova legittimazione la figura del consigliere anziano. Chiesto il commissariamento dell'Associazione dei Comuni calabresi
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Il sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo, componente del comitato direttivo di Anci conferma il deposito di un ricorso al Tribunale di Catanzaro per ottenere l'annullamento degli atti adottati dal presidente vicario dell'assemblea, Giovanni Papasso: «Come preannunciato, il ricorso è l'unica via per ridare normalità alla vita dell'associazione dei Comuni in Calabria dopo gli ultimi mesi di caos» scrive in una nota.
«Non c'è altra via per ridare serenità e regolarità amministrativa ad Anci Calabria, per questo, come preannunciato, come ente aderente ad Anci ed in regola con le quote associative, abbiamo depositato ricorso d'urgenza presso il Tribunale ordinario di Catanzaro per sospendere gli atti illegittimi adottati da dicembre ad oggi e intimare il commissariamento dell'associazione dei Comuni in Calabria» ha aggiunto il primo cittadino e già candidato alla presidenza di Anci contro Marcello Manna nell’ultima assemblea congressuale tenuta a luglio 2021, che ha confermato quanto aveva dichiarato all'indomani del rinvio dell'assemblea congressuale per eleggere il nuovo presidente.
«Un caos amministrativo assoluto - ha proseguito il sindaco Vittorio Scerbo - che si sperava il buon senso di tutto i sindaci potesse colmare. Ed invece dobbiamo fare tutti mea culpa perché non essere riusciti nemmeno ad insediare l'assemblea è la dimostrazione plastica dell'indebolimento di Anci Calabria, paralizzata ormai da blocchi contrapposti. Non si può certo andare avanti così - ha ammonito il sindaco Vittorio Scerbo - rischiando, in un momento delicato e particolare dal punto di vista sociale ed economico, di far perdere ai Comuni autorevolezza e credibilità nell'affrontare i tanti problemi che attanagliano le nostre comunità».
«Anci - ha proseguito il sindaco Vittorio Scerbo - come stabilito da una sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione del 2021 - è un'associazione riconosciuta di diritto privato, pertanto soggiace al Codice civile e non a Testo unico degli Enti locali. Per questo motivo, non trova alcuna legittimazione, in assenza di presidente e vicepresidente vicario, la figura del consigliere anziano quale traghettatore, essendo il Tribunale o la stessa Assemblea titolati a individuare il curatore speciale. Il ricorso vuole solo ristabilire il rispetto delle norme statutarie altrimenti è il colmo che l'Associazione fuori dalle regole sia quella che riunisce i comuni».
«Il ricorso - ha concluso Scerbo - sarà notificato, al momento della fissazione dell'udienza, ad Anci nazionale ed al segretario di Anci Calabria. Gli organi già scaduti di Anci Calabria, qualora proseguissero nelle sedute, vedranno comunque la presenza del sottoscritto a ricordare il ricorso pendente, invitando ad attendere il giudizio prima di ogni altro atto che potrebbe essere invalidato. Speriamo che serva per riportare ordine, d’altronde questa situazione l'avevo già prospettata al termine delle elezioni del luglio 2021 quando venne eletto Marcello Manna. Il tempo è sempre galantuomo».