Alla fine la bella iniziativa dell’Anci in quel di Lorica si è trasformata in una due giorni di dibattiti utili più a far ammirare le bellezze paesaggistiche della Sila che ad esprimere una posizione politica. Forse non poteva essere diversamente visto che non esisteva una convocazione via pec dei sindaci aderenti all’Anci con un formale ordine del giorno. I sindaci si sono visti recapitare una semplice mail con una locandina dell’iniziativa. Nulla più. Definirlo irrituale è un eufemismo. Anche la forzatura finale di svolgere un’assemblea al termine della due giorni di convegni è finita in una nulla di fatto.

Sì perché a parte il particolare, non di poco conto dell’assenza di una convocazione formale, non c’era nemmeno il numero legale. Nella sala dell’hotel si sono ritrovati una ventina di primi cittadini, altrettanti si sono collegati da remoto. Fra questi anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che a nome dei sindaci delle cinque città capoluogo calabresi ha ribadito la posizione sull'autonomia differenziata. Inutile arrampicarsi sugli specchi o arrivare a sofismi. Per loro la strada è una sola, anzi due: chiedere al presidente della Giunta e del Consiglio regionale il referendum abrogativo seguendo l'esempio di Campania, Toscana, Emilia Romagna, Puglia e Sardegna o impugnare davanti alla Consulta la "Calderoli", non nella sua interezza, ma su specifici punti. «La nostra sia un'unica voce - si legge in una nota -, non c'è spazio per mediazioni o fantomatici osservatori sull'autonomia».

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Eppure a quell’appuntamento la presidente dell’Anci, Rosaria Succurro, aveva provato ad arrivare con una bozza di documento in cui si parlava di istituire un osservatorio o una cabina di regia con cui i sindaci dovevano seguire passo passo l’attuazione della “Calderoli” con particolare riferimento ai Lep. Non se ne è fatto nulla, mancavano numeri e volontà politica.

Ma la Succurro non si arrende. L’irrituale assemblea ha deciso infatti di convocare il consiglio dell’Anci per il prossimo venerdì 19 luglio nella sede regionale di Lamezia Terme, al fine di formulare delle proposte unitarie sull’autonomia differenziata. Il Consiglio ha conferito mandato alla presidente dell’Anci Calabria, Rosaria Succurro, di interloquire con ogni componente dello stesso organo, in vista della riunione del prossimo 19 luglio e in modo da trovare una posizione il più possibile unitaria riguardo alla legge sull’autonomia differenziata. Lo spazio per una mediazione, almeno con i sindaci delle città capoluogo, non sembra però esserci.