I quarantenni tornano con le pive nel sacco. Anche se annunciano ricorsi contro la votazione di ieri e le modalità del suo svolgimento. La due giorni della Fondazione Alleanza Nazionale, caratterizzata da diversi momenti di tensione, alla fine ha visto trionfare la mozione presentata da Giorgia Meloni che consente a Fratelli d’Italia di continuare ad usare il simbolo di An e mette in salvo il patrimonio che sarà gestito ancora dalla Fondazione.
La mozione della Meloni ha vinto per 42 voti e ha avuto lo slancio finale dopo la decisione di Gasparri di ritirare la propria mozione e far confluire i suoi voti su quella della Meloni. Una mossa per arginare il tentativo di Fini e Alemanno di riprendersi il partito. Così almeno ha poi spiegato si tweet lo stesso Gasparri, commentando l’esito finale della situazione.
Se avesse vinto, invece, la mozione dei quarantenni il simbolo sarebbe andato ad un nuovo partito del centrodestra da creare fin da subito (una sorta di riedizione della vecchia An) con incertezza enormi in ordine alla gestione del patrimonio. La mozione è stata sottoscritta anche dal consigliere regionale del Gruppo Misto (anche se eletto nelle fila di Forza Italia) Fausto Orsomarso, delfino di Scopelliti. L’ex governatore, presente alla convention romana, non ha votato in quanto non avente diritto, ma non ha nascosto il suo sostegno alla mozione dei quarantenni.
Chi, invece, ha sostenuto la mozione della Meloni, almeno secondo indiscrezioni romane, è stata Wanda Ferro, l’ultima candidata alla presidenza della Regione per il centrodestra calabrese. La Ferro ha sicuramente votato, in quanto avente diritto e iscritta della prima ora alla Fondazione.
Il percorso per i quarantenni, adesso, si complica davvero e dovrebbe passare attraverso una loro iscrizione in massa a Fratelli d’Italia per poi tentare di diventare maggioranza attraverso i congressi. Molto più facile, a questo punto, che si provino nuovi percorsi politici.

(NdC) Wanda Ferro, iscritta dal primo momento alla Fondazione Alleanza Nazionale, era presente a Roma anche durante la prima giornata dei lavori a differenza da quanto erroneamente riportato nell’articolo uscito domenica mattina.