Ed allora i segretari provinciali delle città interessate non hanno potuto fare altro che adeguarsi all’indicazione dei colonnelli romani: primarie per il 6 marzo. Luigi Guglielmelli, segretario della federazione cosentina, ha già diramato una nota ufficiale. “Anche a Cosenza si faranno le primarie il 6 marzo, secondo le indicazioni della Segreteria nazionale, per la scelta del candidato sindaco del Pd. In queste ore, d’intesa con la Commissione insediata dal partito per elezioni comunali di Cosenza e i livelli superiori del partito, avvieremo tutte le procedure propedeutiche alle primarie a cominciare dal regolamento che dovrà essere ratificato dalla coalizione. Mi sembra per questo opportuno fissare la presentazione delle candidature a partire dalle ore 10.00 di sabato 20 Febbraio fino alle ore 12.00 di domenica 21 Febbraio presso la Federazione provinciale a Viale Trieste a Cosenza”.



Da Crotone, invece, manca la nota ufficiale, ma il segretario provinciale Arturo Pantisano ha già recepito le direttive e annunciato la convocazione ufficiale ad horas. Peraltro nel capoluogo pitagorico era proprio Pantisano a spingere per la consultazione interna con l’idea di candidarsi in prima persona. Da valutare le reazioni della famiglia Sculco che i bene informati danno fortemente intenzionata a presentare liste e candidature autonome.

A Cosenza, tuttavia, è la partita più complicata. Oliverio, Adamo, Guglielmelli e Magorno dopo averle tentate tutte per evitare la consultazione, adesso dovranno fare i conti con i ritardi accumulati nei percorsi di scelta. Mentre Carlo Guccione, sponsor principale della corsa di Enzo Paolini, è in corsa da lungo tempo tanto da aver ottenuto da Roma il via libera al confronto, gli uomini di Oliverio e Adamo appaiono in ritardo e le possibilità di una scelta vincente dipendono in maniera preponderante dalle decisioni di Lucio Presta, il manager delle dive e uomo di Renzi che fin qui ha manifestato la volontà di candidarsi sindaco, ma non quella di partecipare alle primarie. Dovessero riuscire a convincerlo i giochi sarebbero fatti. Ma altrimenti? L’idea che alternativa che si sta valutando è quella di poter ripiegare su Marco Ambrogio. Ma si tratta di una soluzione tutta da costruire e da alcuni mal digerita, considerato che Ambrogio, renziano della prima ora, è stato uno dei principali sostenitori di Gianluca Callipo alle primarie per le regionali poi stravinte da Oliverio. E così c’è qualcuno che ipotizza un’ipotesi assai suggestiva. E cioè quella che potrebbe vedere la partecipazione alle primarie dell’ex assessore al Bilancio della giunta Scopelliti, Giacomo Mancini che ha recentemente aderito al gruppo politico che fa capo a Denis Verdini. Un’idea che potrebbe stuzzicare Oliverio e company e sarebbe musica per le orecchie dei fratelli Gentile del Nuovo Centrodestra e potrebbe interessare parecchio anche al forzista Ennio Morrone, ormai in aperto contrasto con la gestione di Forza Italia del tandem Santelli-Occhiuto. In ogni caso Mancini e Presta sarebbero alternativi alle consultazioni, nel senso che la presenza dell’uno escluderebbe quella dell’altro.

Troppo presto, però, per fare ipotesi, specie in un partito come il Pd calabrese che consuma le sue decisioni sempre al fotofinish. 


Riccardo Tripepi