Sono scaduti ieri alle 12 i termini per la presentazione dei nuovi schieramenti in vista del ballottaggio di domenica prossima, ma nessuno dei due contendenti, Tommaso Sonni e Paolo Mascaro, ha varcato la soglia degli uffici comunali preposti. Il quadro, insomma, non sembra essere affatto cambiato e di apparentamenti, almeno ufficialmente, non sembra esserci ombra. Ieri Tommaso Sonni ha annunciato di essere pronto il 12 giugno, 48 ore prima della riapertura delle urne del ballottaggio, a rivelare quale sarà la sua giunta qualora dovesse diventare sindaco di Lamezia. Il medico lametino si è poi detto disposto ad accogliere alcuni specifici punti programmatici nel suo canovaccio di governo, ma non ad allearsi. Sul fronte opposto, quello di Paolo Mascaro, dopo alcune dichiarazioni a caldo, fatte appena concluso lo scrutinio e in cui l’ex presidente della Vigor sembrava strizzare l’occhiolino a Ruberto e Gianturco, tutto è scemato.
Il vero ago della bilancia era Pasqualino Ruberto, forte del suo 18 per cento dei consensi, ma muoversi per l’ex presidente di Calabria Etica non era immediato. Da un lato Mascaro, rientrante, è vero, nel centrodestra a cui Ruberto appartiene, ma legato a personaggi politici che ha negli ultimi mesi criticato con molto livore. Dall’altro Tommaso Sonni, esponente di un centrosinistra a cui l’ex presidente di Calabria Etica non è mai appartenuto.