Sono due i candidati ‘impresentabili’ individuati in Calabria dallo screening effettuato dalla Commissione Antimafia in vista delle ormai imminenti elezioni amministrative. Si tratta di Carmelo Bagnato, candidato a Scalea e Alessandro Codisposti, a San Sostene, nel catanzarese.

 

Ma molta preoccupazione la commissione la rivolge anche verso il comune di Platì a cui è stato dedicato un corposo capitolo della relazione apposita, indicando nel dettaglio intrecci e parentele che potrebbero portare ad infiltrazioni criminali.

 

A Scalea l’incandidabilità di Bagnato, che si è presentato con la lista “Per la Tua Città”, riguarda una condanna per bancarotta fraudolenta, mentre a San Sostene Alessandro Codispoti, candidato con la lista civica “Legalità e libertà”, ha un procedimento penale in corso e se eletto rischia la sospensione in base alla legge Severino.

 

Massima attenzione su Platì, comune sciolto 15 volte, vede alle urne solo due due liste civiche. Il candidato sindaco Rosario Sergi - si legge nella Relazione dell'Antimafia – sarebbe stato consigliere di minoranza dell’amministrazione Strangio sciolta per mafia e dagli atti d’indagine sarebbe “in rapporti di affinità con esponenti di vertice della cosca Barbaro, tanto con la frangia denominata "Castanu" che con quella denominata "Nigru". Ma secondo la relazione anche altri candidati avrebbero rapporti di parentela, di affinità o frequentazioni con persone ritenute ai vertici dei sodalizi mafiosi dominanti in quell'area. Tiziana Bagnato