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Piena fiducia ad Ernesto Magorno cui spetterà l’arduo compito di coordinare il lavoro sia a Cosenza, che a Crotone per provare a vincere le prossime elezioni amministrative. Il compito gli è stato affidato oggi dalla riunioni dei big calabresi dei democrat che, alla presenza del sottosegretario Marco Minniti, hanno individuato una road map operativa.
Per entrambi i centri si i procederà così: prima l’idea di città e le alleanze politiche per sostenerla. Individuata la coalizione si procederà alla scelta delle candidature. Con le primarie? Ancora presto per dirlo. E’ chiaro che da Roma preferirebbero soluzioni unitarie che al momento non ci sono. Si aspetta, comunque, la riunione della direzione nazionale del Pd che si svolgerà proprio nei prossimi giorni e che dovrebbe dare indicazioni fondamentali sia in ordine alla data delle primarie, che rispetto a suggerimenti operativi.
A Cosenza, ovviamente, la situazione più delicata. In campo c’è già Lucio Presta, il manager delle dive che piace a Renzi, ma che non pare in grado di raccogliere su di sé il consenso necessario per una candidatura unitaria. E poi c’è Carlo Guccione che, anche ieri, non ha mancato di dire la sua. “Dopo le amministrative – ha detto – si dovrà aprire una nuova fase”. Un modo alquanto sibillino per dire ad Oliverio e ai suoi che a urne chiuse si dovrà ridiscutere anche di giunta regionale. Al momento il governatore si è affidato esclusivamente ai tecnici, ma la soluzione non potrà certo essere definitiva. La politica vuole la sua parte e non aspetterà in un angolo dopo aver contribuito con la sua messe di voti alla vittoria del centrosinistra alle ultime regionali. Guccione lo ha voluto ribadire anche ieri da soggetto interessato in prima persona anche alle comunali di Cosenza. L’ex assessore non ha mai fatto mistero di voler correre ad eventuali primarie se non si dovesse raccogliere su di sé un consenso unanime.
Il lavoro per Magorno, insomma, non mancherà nelle prossime settimane. Nuove lacerazioni a Cosenza consegnerebbero, di fatto, la vittoria al sindaco uscente Occhiuto e alle destre. Evento che sarebbe poi assai difficilmente giustificabile all’interno del partito. Situazione analoga a Crotone dove il partito continua a navigare a vista. Chi prepara da tempo la propria candidatura a sindaco è il segretario provinciale Arturo Pantisano, ma non sembra che si possa trattare di una candidatura unitaria.
Un peso sulle scelte finali potrebbero averlo anche i rapporti di coalizione. Se l’accordo con Ncd sembra potersi fare a tutti i livelli, il Pd potrebbe perdere appeal a sinistra, in Sel e nelle altre formazioni in movimento. A Crotone da valutare con attenzione i rapporti con Calabria in Rete e la famiglia Sculco.
Il segretario Magorno, dunque, dovrà stare ben attento a gestire la nuova fiducia che il partito gli ha confermato. Restare un’altra volta con il cerino in mano potrebbe essere assai pericoloso per la tenuta della sua leadership.
Riccardo Tripepi