VIBO VALENTIA - Amministrative nel segno della continuità oltre che dell’astensione quasi ovunque nel vibonese. Quindici i comuni al voto. Numerosi i testa a testa, in diversi centri. 

 

Rodolico si prende Tropea. Elezioni al cardiopalma a Tropea. Nella “Perla del Tirreno” alla fine l’ha spuntata Giuseppe Rodolico, a capo di una lista civica appoggiata dal Partito Democratico e dall’UDC. L’ex consigliere provinciale si è affermato distanziando di  56 lunghezze Giovanni Macrì, noto esponente del coordinamento provinciale di Forza Italia che si è fermato a 1595 voti corrispondenti  al 37,9%, contro i 1651 del neo primo – cittadino equivalenti al 39,2%. Decisamente più staccato Giuseppe Maria Romano, sindaco di Tropea per quattro legislature tra il 1976 e il 1993, che ha racimolato 965 consensi, pari al 22,9% dei voti. Rodolico succede sulla poltrona più prestigiosa di palazzo “Sant’Anna” a Gaetano Vallone, dimessosi prima della scadenza naturale del suo mandato per dissidi interni alla sua maggioranza. Non ultimi proprio quelli con Nino Macrì.

 

 

Crupi torna a Mileto. Di notevole rilievo pure la sfida di Mileto. Il più popoloso dei centri vibonesi chiamati alle urne in questa tornata elettorale, veniva fuori da un lungo periodo di commissariamento. Ad imporsi è stato l’ex sindaco e assessore provinciale all’agricoltura, Domenico Antonio Crupi. La sua compagine, “Ripartiamo insieme” ha totalizzato 2206 voti, pari al 53,5% dei consensi. Superato l’altro ex capo dell’esecutivo di palazzo dei Normanni, Rocco Condoleo, che con la “Locomotiva” si è fermato al 46,5% con 1917 voti.

 

 

Navarra-bis. Mandato bis per il sindaco di Rombiolo. Giuseppe Navarra si è sbarazzato ancora una volta di  Pasquale Lagadari riconfermandosi  primo cittadino nel centro ai piedi dell’altopiano del Poro, da anni fortino della sinistra vibonese. L’esponente del Partito Democratico, che soltanto in questo comune metteva in campo il proprio simbolo, ha ottenuto 1452 voti pari al 48,23%, superando il proprio avversario di oltre undici lunghezze. Lagadari ha incassato infatti 1119 consensi, equivalenti al 37, 2% . Più indietro il terzo incomodo, Gianfranco Ranieli. Per la sua formazione 439 preferenze con appena il 14,5% dei voti. 

 

 

Tante riconferme. Tornata elettorale caratterizzata quasi ovunque dalla riconferma degli uscenti. E’ stato così a San Gregorio d’Ippona dove Michele Pannia ha sconfitto il rivale di sempre Pasquale Farfaglia, a Zungri con Francesco Galati che ha ottenuto il disco verde per il suo secondo mandato. Idem  per Vincenzo Pizzuto a Filandari (guarda l'intervista al sindaco), per Pasquale Landro a Zambrone, per Abdon Servello a Vallelonga e per Sergio Cannatelli a Sorianello. In controtendenza Drapia dove l’uscente Alessandro Porcelli è stato battuto per una manciata di voti dallo sfidante Antonio Vita.

 

 

Gli altri. Ritorno di fiamma a Soriano Calabro per Francesco Bartone che interrompe la breve era commissariale e torna alla guida del palazzo municipale sbarazzandosi del quasi omonimo Vincenzo Bartone. La sua lista, “Città del Sole”,  ha ottenuto 919 voti, pari al 53,96%, contro i 787 consensi della compagine “Tutti per Soriano” corrispondente al 46,03%. Batte il quorum e torna sindaco di Briatico Andrea Niglia che vince la sua personale sfida contro se stesso. Vita facile per Ovidio Romano che, a capo della lista "Orgoglio Simbario" ha ottenuto un vero e proprio plebiscito riscuotendo 487 voti pari al 93,1% dei consensi. A Mongiana si è imposto Bruno Iorfida. Nella sua formazione figurava l’ex primo cittadino Rosa Maria Rullo, la cui amministrazione  era stata sciolta per presunte infiltrazioni mafiose. E in una tornata al maschile, l’eccezione l’ha fatta Pizzoni dove la vittoria è andata a Tiziana De Nardo, unica donna proclamata sindaco. Appena 73 voti di differenza le hanno consentito di prevalere su Salvatore Rivello.