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Il Consiglio dei ministri ha fissato al 28 maggio la data per il referendum su voucher e appalti. Ed a questo punto sono in tanti a chiedere che nello stesso giorno si svolgano anche le elezioni amministrative previste nella finestra che va dal 15 aprile al 15 giugno. Anche per evidenti ragioni di risparmio e di affluenza.
«Con l’election-day il 28 maggio si risparmierebbero centinaia di milioni, garantendo al tempo stesso una vasta partecipazione», hanno già dichiarato i capigruppo di Camera e Senato del M5S. Così anche Laforgia, capogruppo a Montecitorio del Movimento Democratici Progressisti, Fratoianni di Sinistra Italiana, la stessa Camusso promotrice dei referendum e segretaria della Cgil, ma anche Emiliano sfidante di Renzi alla segreteria Pd.
In Calabria la prossima consultazione elettorale coinvolgerà 83 Comuni sui 409 che si trovano sul territorio regionale. Cinque di questi hanno una popolazione superiore ai 15mila abitanti, nei quali sarà applicato il sistema elettorale maggioritario a doppio turno e, quindi, con eventuale ballottaggio qualora nessuno dei candidati superi il 50% dei consensi. Si tratta dei Comuni di Acri, Paola, Gioia Tauro, Palmi e, ovviamente, Catanzaro che è anche capoluogo di provincia. Ovviamente la sfida nel capoluogo sarà la più significativa dal punto di vista politico e servirà a misurare lo stato di salute delle coalizioni.
Tra i Comuni al di sotto dei 15mila abitanti si voterà anche a Bagnara e Bovalino dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e anche a San Luca dove a giugno dello scorso anno le elezioni non si sono svolte per assenza di candidati.
Riccardo Tripepi