No a una candidatura imposta dall'alto, 'unitaria' per costrizione. Lo chiedono vari movimenti cosentini, che hanno avviato una raccolta firme per chiedere alla direzione nazionale del Pd di stoppare ogni tentativo di 'commissariamento' del centrosinistra cosentino, che si prepara alla sfida contro il sindaco uscente Occhiuto.

 

"Millecento firme raccolte in un solo giorno per chiedere agli organismi dirigenti del Partito democratico di utilizzare il metodo delle primarie, da celebrare nell’ultima domenica di febbraio o nella prima domenica di marzo, anche per la selezione del candidato del centrosinistra a sindaco della città di Cosenza, così come previsto e stabilito dal Pd per le città di Milano, Roma e Napoli. La petizione è stata promossa da quattordici liste e movimenti civici di centrosinistra.


Le prime millecento firme sono già state inviate alla segreteria nazionale del Partito democratico, al premier Renzi e al vicesegretario Guerini in vista della riunione della direzione nazionale in programma venerdì 22 gennaio per affrontare il nodo delle prossime elezioni amministrative.

Le primarie fanno parte del DNA del Partito democratico, sono state utilizzate in tutti i casi in cui si è dovuto scegliere: dalle selezioni interne al partito, ai presidenti di regione, ai sindaci. Tanto più a Cosenza dove il segretario provinciale Pd, due segretari di circolo, dieci consiglieri comunali, il segretario nazionale di Scelta Civica e più di un consigliere regionale si sono espressi a favore della selezione democratica e trasparente del candidato sindaco.


La raccolta delle firme proseguirà nei prossimi giorni ma intanto c’è da tenere nella giusta considerazione il segnale lanciato da più di millecento cosentini che, con la sottoscrizione di una petizione a favore delle primarie, hanno espresso una indicazione forte e precisa ai partiti di centrosinistra e soprattutto al partito guida della coalizione in direzione della volontà di partecipare e di tornare ad essere protagonisti delle scelte per il loro futuro.


Ignorare questo segnale sarebbe un errore imperdonabile e un regalo a un centrodestra populista e demagogico che in questi anni ha emarginato e impoverito la città di Cosenza".