COSENZA - Il partito dei Gentile ha preannunciato con un comunicato, ricorso al Tar: «C'è stato comunicato ufficialmente che la lista Cosenza Popolare è stata ricusata per motivi esclusivamente  di carattere formale. Al fine poter garantire la regolare presenza di una parte politica che nelle ultime elezioni regionali è stata la prima forza nella città di Cosenza - prosegue la nota - abbiamo deciso di proporre ricorso giurisdizionale dinnanzi al TAR Calabria di Catanzaro affidando l'incarico all' Avv. Giovanni Spataro del foro di Cosenza. Tale ingiusto ed antidemocratico provvedimento ci impone di reagire nelle forme consentite dall'ordinamento al fine di salvaguardare il diritto costituzionalmente garantito di partecipazione popolare e di rappresentatività di ogni aggregazione politica presente sul territorio. Registriamo, nello stesso tempo, che parteciperanno alla competizione elettorale liste zeppe di personaggi squalificati che ammorbano l'aria democratica della città, mentre  le istituzione preposte al controllo fingono di non vedere. Questa è una città ammalata - si conclude il comunicato - che viene infangata ogni giorno da connivenze, reticenze  ed atteggiamenti omertosi che fanno grande la zona grigia e determinano un arretramento costante della parte laboriosa ed onesta della comunità». Intanto il Partito della Rivoluzione, la lista di Sgarbi per intenderci, ha preannunciato ricorso contro l'ammissione del contrassegno di Orgoglio Brutio. La formazione è collegata alla coalizione di Guccione ed è stata ammessa nonostante per alcuni lunghi minuti non si trovasse l'atto principale, smarrito lungo le scale dell'edificio di Palazzo dei Bruzi.