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L'Ncd di Gentile non ha firmato il documento insieme alle altre componenti della 'Alleanza civica', la neo costituita coalizione creata per sostenere la candidatura di Lucio Presta, il candidato scelto in prima persona da Matteo Renzi. La vera sorpresa di giornata è questa, l'uscita dell'Ncd dalla coalizione di centrosinistra a Cosenza. L'accordo sembrava scontato, soprattutto dopo che Antonio Gentile è stato promosso nel governo, come sottosegretario, e poi viceministro, allo Sviluppo economico. E invece la mossa a sorpresa, con l'annuncio di preparare una candidatura autonoma. La coalizione che regge il governo non si replica a Cosenza, e questa decisione potrebbe avere effetti decivi anche nelle altre città calabresi dove si celebrano le amministrative, o in quelle dove si lavora, con 'Il partito della nazione', per replicare un caso Occhiuto, come con Abramo a Cosenza.
Rompe la coalizione di centrosinistra anche Enzo Paolini con il suo Pse, che a quanto sembra dalle prime ricostruzioni, avrebbe anche rotto quella che sembrava una 'santa alleanza' con Carlo Guccione, consigliere regionale tra i più votati e vera spina nel fianco del governo Oliverio e del Pd dopo l'esclusione dalla Giunta regionale. Guccione avrebbe firmato il documento unitario a sostegno di Presta, mentre Paolini avrebbe lasciato il tavolo in polemica, pronto a costruire una candidatura autonoma. Sarebbe un evento drammatico per il centrosinistra, che già cinque anni fa contro Occhiuto si presentò diviso e perse al secondo turno, con movimenti di voti ancora da chiarire. Oggi la 'santa alleanza' contro il sindaco-architetto sembrava l'unica strada percorri bile per strappare al centrodestra la guida della città, ma la trattativa è saltata nelle ultime ore, costringendo il Pd e i suoi alleati ad andare avanti su Presta, nella speranza che le altre componenenti decidano di covergere, ora o al secondo turno.