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Il centro calabrese è in grande fermento. La nascita di Alternativa Popolare a livello nazionale comincia ad avere le prime ripercussioni anche in Regione. L’adesione degli uomini del sottosegretario Tonino Gentile, soprattutto di quelli che rivestono ruoli di primo piano nel governo nazionale, è stata convinta. Sacche di resistenza si registrano a Reggio, ma la situazione potrebbe restare ancora ferma in attesa della prossima tornata amministrativa e di avere un data precisa per le elezioni politiche.
L’obiettivo di Alfano è quello di creare una vasta area di Centro cercando alleanza con tutte le forze che vanno dall’Udc fino al Psi di Nencini. Passando ovviamente anche dal movimento di Denis Verdini che in questo periodo sarà chiamato a decidere del proprio futuro.
E proprio nel capoluogo di Regione che sarà chiamato a rinnovare l’amministrazione comunale potrebbe verificarsi il primo reale esperimento di un’alleanza di questo genere. Dopo la rottura con il Pd il senatore Piero Aiello e il capogruppo di Ncd in Consiglio regionale Baldo Esposito hanno deciso di correre da soli scegliendo come candidato sindaco il dirigente regionale Antonio De Marco. De Marco guiderà una coalizione composta da Ncd Udc, Psi, Idv e da altre quattro liste civiche.
C’è ovviamente da fare un distinguo. Anche Aiello e Esposito hanno formato l’alleanza con il movimento “Catanzaro da Vivere” da loro fondato che si riconosce in Ncd (Alternativa Popolare) ma costituisce un contenitore a parte. Chiaramente l’obiettivo è quello di rendersi determinanti in caso di eventuale ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Enzo Ciconte e quello del centrodestra Sergio Abramo. E anche quello di dimostrare la propria forza elettorale per sedersi con piglio sicuro al tavolo delle trattative quando sarà il momento di compilare le liste per le politiche. Se a Reggio, leggi senatore Bilardi, la scelta di Alfano non è stata particolarmente gradita, a Catanzaro non è che si siano fatti i salti di gioia. Esposito e Aiello sono alla guida della coalizione e di un movimento e potrebbero anche decidere di determinare il proprio futuro dopo le amministrative e quando il quadro nazionale sarà più chiaro.
Catanzaro, insomma, potrebbe essere un test fondamentale per vagliare le prospettive di una eventuale alleanza di centro anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, comprese le regionali, considerato che la legislatura in atto ha già superato il giro di boa.
Riccardo Tripepi