L’avvocato 34enne non accetta le tensioni intestine nel partito: «Si parla tanto di unità e di confronto interno ma non ci sono le condizioni per una partecipazione costruttiva all’assemblea degli iscritti»
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Nel corso di una recente intervista aveva assicurato di conoscere i meccanismi della macchina amministrativa e di non sentirsi penalizzata dalla giovane età. Non aveva messo in conto, però, la giovane avvocata di 34 anni, Lidia Vescio le pressioni e gli attacchi (anche personali) che la macchina politica può mettere in campo. E pare che ci siano proprio queste «intimidazioni politiche», ci hanno spiegato, alla base della rinuncia della Vescio alla proposta di candidatura, per le prossime amministrative a Lamezia, sostenuta da un nutrito gruppo di componenti del Pd.
Le ultime notizie prospettavano un’assemblea dei democrat pronta a votare tra le due donne proposte: Lidia Vescio e Doris Lo Moro.
Ma la cosa più avvilente è che gli attacchi che avrebbero portato la giovane alla rinuncia sono arrivati dall’interno e non da un concorrente centrodestra che, invece, si sta godendo lo spettacolo di un partito che si dilania da solo.
«Clima di costante antagonismo»
Oggi, con un breve comunicato, la 34enne ha fatto presente che lei non parteciperà all’assemblea cittadina degli iscritti.
Poche, stringate parole senza entrare troppo nei dettagli: «In un momento in cui si parla tanto di unità e di confronto all’interno del Partito Democratico, ritengo che non vi siano le condizioni per una partecipazione costruttiva all’assemblea degli iscritti. Il clima di costante antagonismo, che si è creato non permette un vero dialogo politico e rischia di trasformare l’incontro in un vero e proprio scontro tra iscritti, piuttosto che in un momento di sintesi e condivisione. Per queste ragioni, con rammarico, ho deciso di non prendere parte all’assemblea. Nonostante la disponibilità al confronto, seppur tardivo, dell’onorevole Lo Moro, il clima a latere non mi consente e non ci consente – in questo momento – di proseguire. Continuerò comunque il mio impegno per il bene e l’unità del partito e della comunità che rappresento, nella speranza che si possa presto ritrovare quello spirito di dialogo e rispetto reciproco che dovrebbe essere alla base del nostro agire politico».
Prossime ore decisive
Adesso una parte del Pd lametino si trova di nuovo in fermento. Di sicuro qualcuno è sfiduciato e pensa che l’unità sia «una mera illusione». L’assemblea cittadina non è stata ancora ufficialmente convocata mentre a Roma, lo scorso martedì, al Nazareno, il segretario regione dei dem, Nicola Irto, e i maggiorenti del partito hanno incontrato il leader del movimento di centrosinistra Lamezia Bene Comune, Rosario Piccioni. Si è parlato di primarie. Piccioni punta sulle primarie aperte anche alla luce del documento di recente firmato da circa 100 iscritti al Partito democratico.
Ad ogni modo le prossime ore saranno decisive.