Voci insistenti vogliono Luigi Muraca quale sostenitore della linea del commissario cittadino. L’interessato non commenta ma suggerisce: «Accantonare le diatribe»
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Voci insistenti, all’interno del Partito democratico a Lamezia Terme, affermano che Luigi Muraca, responsabile regionale giustizia dei democrat, abbia preso posizione in favore di Doris Lo Moro, ex sindaco, ex assessore regionale ed ex parlamentare del Pd. Il nome di Doris Lo Moro, quale candidata per le prossime amministrative a Lamezia, sta creando un acceso dibattito all’interno del partito, e anche parecchie crepe tra coloro che la sostengono e coloro che, invece, chiedono una politica di superamento in linea con la segreteria nazionale guidata da Elly Schlein.
Muraca: «Accantonare le diatribe»
Il diretto interessato, sentito da LaC News24, in questo clima di acredine preferisce non commentare «vista la delicatezza del momento» e, aggiunge, «si sta lavorando per cercare di trovare una soluzione positiva per il futuro di Lamezia e devono essere accantonate le diatribe».
L’incontro Giampà, Lo Moro, Alecci
Tra i sostenitori di Doris Lo Moro ci sarebbe il commissario del circolo cittadino Domenico Giampà, reduce da un incontro con una delegazione di iscritti che chiedeva cambiamento e subito dopo riunitosi in concilio con il consigliere regionale Ernesto Alecci e la stessa Lo Moro.
Sempre secondo rumors interni al Pd, Muraca (di recente nominato dal presidente del consiglio regionale tra i cinque esperti esterni della Regione) nei giorni scorsi avrebbe avuto, sul tema amministrative a Lamezia, un confronto diretto e a tratti aspro con i vertici regionali del partito.
In questo clima diviso arrivare al proposito di una candidatura di superamento e allo stesso tempo unitaria non appare facile.
E se, da un lato, ci sono esponenti del centrosinistra che pur proposti e papabili hanno fatto un passo indietro in favore dell’unitarietà, dall’altra c’è l’ostinazione nel promuovere nomi che stanno dividendo non solo il centrosinistra ma gli stessi ranghi del Pd.
Botta e risposta tra Speranza e Giampà
È di questi giorni un botta e risposta, a mezzo Facebook, tra l’ex sindaco Gianni Speranza e il commissario Giampà. Il primo ha esordito dicendo aver fatto un passo indietro, di essersi messo a disposizione per favorire un nome nuovo ma di dissociarsi da questo andazzo fatto riunioni one-to-one e di assemblee centellinate a distanza di mesi.
Giampà risponde, senza mai citare Speranza, parlando di «inutili personalismi».
«Io ribadisco il mio pieno accordo alla richiesta di ricambio generazionale avanzata dai giovani – risponde stamattina Speranza e lui (Giampà, ndr) mi attacca, senza nemmeno nominarmi, con l'accusa di personalismo ( semmai avrebbe dovuto rilevare l'altruismo). Io chiedo di non aspettare più ma di accelerare i tempi delle scelte e lui replica i accusandomi di ultimatum, peggio di "penultimatum"( ancora più spregevole). Non faccio commenti…».
Il clima è diviso, il tempo stringe, il centrodestra ringrazia.