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Dopo la rinuncia al ricorso notificata questa mattina al Tar da parte del legale di Francesco Scarpino, il quale all’indomani delle elezioni amministrative aveva impugnato il verbale della commissione elettorale per ottenere un seggio in aula rossa, in serata è arrivata la seconda rinuncia da parte del consigliere comunale Fabio Talarico, eletto nella lista Catanzaro con Sergio Abramo, che a quella impugnativa aveva opposto un ricorso incidentale.
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Conto salato
Con la notifica delle due rinunce il procedimento amministrativo proposto dinnanzi al Tar non ha più ragion d’essere così come saranno annullate le ulteriori tre giornate inizialmente calendarizzate per procedere al riconteggio delle schede e previste per il 27, il 29 e il 30 novembre. Le attività svolte in orario di lavoro straordinario da parte dei funzionari prefettizi incaricati dal Tar avrebbero avuto un costo che i giudici amministrativi avrebbero suddiviso tra i ricorrenti. Ed è proprio questa la ragione che ha infine indotto dapprima Scarpino e successivamente Talarico a non andare fino in fondo considerato che già durante la prima giornata di scrutinio non era emersa alcuna anomalia.
Aula rossa immutata
Il Tar sarà in ogni caso chiamato ad esprimersi prendendo atto delle rinunce, annullando il procedimento e quantificando le spese sostenute per le operazioni di riconteggio delle schede mentre in Consiglio comunale sarà mantenuto lo status quo.
Luana Costa