“Al commissario prefettizio spetta un lavoro intenso per fare chiarezza sulla gestione Occhiuto e ripristinare la legalità al comune di Cosenza. Del resto, i temi oggetto dell'interrogazione parlamentare, sono solo una parte di una pratica amministrativa opaca, privatistica e clientelare che contrastiamo da tempo”.


È quanto afferma in una nota il consigliere comunale della città bruzia Marco Ambrogio.


“È notorio infatti che in questi mesi il gruppo consiliare del Pd, a volte in solitudine, ha svolto una opposizione che ha esplicitato le denunce dettagliate su una miriade di atti politico/amministrativi e di decreti dirigenziali. I cosentini ricordano che più volte Occhiuto è stato costretto persino alla revoca in autotutela (concorso di due dirigenti esterni di cui sapevamo già i nomi e pavimentazione dell'ultimo tratto dell'isola pedonale del centro città affidata senza alcuna gara nonostante l'importo di circa 500.000,00€).


Lo scioglimento è stato un atto di coraggio da parte dei consiglieri di opposizione ma soprattutto da parte di chi in maggioranza e nella giunta ha toccato con mano e visto con i propri occhi le nefandezze che si perpetravano ai danni del comune e dei cittadini. In 17 abbiamo fatto la scelta di andare a casa anzitempo noi stessi purché anche al comune di Cosenza si anticipi il nuovo corso di bonifica e risanamento”.