VIDEO | L'esponente di Forza Italia è stato in visita a Scalea e Diamante per raccogliere le istanze del territorio e trovare soluzioni agli annosi problemi. Al centro del dibattito, i fondi del Pnrr
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Ieri pomeriggio il neo deputato Andrea Gentile ha incontrato alcuni cittadini e amministratori locali dell'alto Tirreno cosentino prima a Scalea e poi Diamante. Si tratta di una delle prime uscite pubbliche in Calabria dopo l'ingresso a Palazzo Montecitorio. «Sono qui - ha detto ai microfoni di LaC News24 - per raccogliere le istanze del territorio e provare a cercare soluzioni». La scelta del luogo non è affatto casuale. «Benché non fossi stato eletto alle elezioni politiche del 2018, non ho mai spezzato il filo che mi lega a questo territorio, soprattutto dopo la valanga di voti che mi riservò in quella tornata elettorale. Fu per me un onore e un privilegio». Andrea Gentile, figlio dell'ex sottosegretario di Stato Tonino Gentile, si presentò nel collegio Paola-Castrovillari e nonostante fosse la sua prima campagna elettorale, portò a casa circa 42mila preferenze. Il giovane esponente di Forza Italia è stato poi proclamato in Parlamento agli inizi di novembre, quando è subentrato al collega di partito Roberto Occhiuto, nel frattempo diventato governatore della Calabria.
L'impegno sul campo e il Pnrr
Tanti i temi trattati durante la sua visita, dalla sanità alle infrastrutture, dalla viabilità ai fondi del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ed è proprio su quest'ultimo punto che Gentile insiste: «Io ritengo che il Pnrr rappresenti uno snodo fondamentale per ridurre le distanze fra nord e sud del Pase. Le risorse stanziate per il Meridione - ha dichiarato - sono 82 miliardi di euro, di cui 300 milioni di euro destinati alle aree interne e allo sviluppo delle infrastrutture. Altri fondi sono destinati anche al risanamento del dissesto idrogeologico». Questa opportunità, dice ancora il deputato forzista, stavolta potrebbe davvero rappresentare un volano per la ripresa e il rilancio del Tirreno cosentino e della Calabria. «Lo faremo anche grazie all'aiuto del presidente Roberto Occhiuto, che per primo sta lanciando proposte e idee concrete, come quella di una cabina di regia per la gestione dei fondi del Pnrr» mediante la sinergia tra istituzioni ed esperti del settore, nominati direttamente da Roma.
Gentile e la sinergia con la politica locale
Non bada ai colori politici, il giovane di casa Gentile. Ieri durante il tour ha voluto incontrare gli amministratori locali di destra e sinistra, perché mai come in questo momento fare rete è fondamentale. «Il Tirreno cosentino - ha affermato - è un territorio abbandonato, privo di punti di riferimento. È una striscia di terra di oltre cento chilometri che al momento non ha rappresentanti in Regione. È un vuoto che dobbiamo colmare ed io sono il primo a dovermi adoperare per il collegio che mi ha eletto deputato. Ho sentito il bisogno di venire di persona e continuerà a farlo perché c'è necessità di questo dialogo, soprattutto in questo delicato momento storico dell'Italia e della Calabria in particolare». Ed è anche per questo che alla fine dell'incontro ha voluto lasciare i suoi contatti ai presenti, un modo, ha lasciato intendere, per accorciare le distanze tra la politica e la gente comune.
«È il momento di cominciare a fare buona politica, che vuol dire prima di tutto ascoltare - ha assicurato ancora Andrea Gentile -. Se non ti occupi dei problemi, come è stato fatto in passato per troppo tempo, non troverai mai la soluzione. Noi non abbiamo bacchette magiche, ovviamente, ma abbiamo entusiasmo e voglia di lavorare per provare a dare risposte concrete agli annosi problemi che ci sono. Il cittadino deve sapere che non è solo e può contare sulle istituzioni».
Chi è Andrea Gentile
Andrea Gentile, 41 anni, è un avvocato penalista e docente universitario. Prima di intraprendere la carriera professionale, che lo ha portato a ricoprire diversi ruoli di prestigio, ha vissuto nella città di Cosenza, roccaforte politica della sua famiglia. Andrea, infatti, è figlio di Tonino Gentile, ex senatore e sottosegretario di Stato, e nipote di Pino Gentile, eletto per sette legislature nel consiglio regionale calabrese, nonché cugino di Katya Gentile, dall'ottobre scorso inquilina di Palazzo Campanella. Il neo deputato è alla sua prima elezione, dopo aver passato tutta la vita a imparare il "mestiere" nelle segreterie politiche accanto al papà Tonino, insieme al fratello Pino tra i personaggi più influenti della storia politica calabrese.
Persona riservata ma diretta, non si sottrae alle domande della stampa, nemmeno quando gli chiediamo se il suo cognome, pesantissimo, sia in qualche modo d'intralcio per una nuova era. «Sono estremamente orgoglioso di essere il figlio di Tonino Gentile e del cognome che porto. E proprio in virtù di ciò, proprio per la storia che il mio cognome rappresenta, sento doppiamente il peso delle responsabilità. Cercherò di fare bene, di portare avanti una sorta di continuità, ma nel rispetto dei tempi che cambiano e delle esigenze di coloro che hanno riposto fiducia nella mia persona».