Va deserta la seduta della Giunta per le elezioni convocata per ratificare l'elezione dell'esponente di Forza Italia, non eletta per l'errore nell'attribuzione dei seggi commesso dalla Corte d'Appello di Catanzaro
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Nuova fumata nera per Fulvia Caligiuri. Ancora una volta l'esponente di Forza Italia deve rinviare l'appuntamento con il suo ingresso in Senato. Il seggio di Palazzo Madama le spetterebbe di diritto, avendo ottenuto alle politiche del 4 marzo 2018, i voti necessari ad essere eletta. Ma un grossolano abbaglio nell'attribuzione delle preferenze commesso dalla Corte d'Appello di Catanzaro, le ha negato questa soddisfazione. Al suo posto è stato proclamato Matteo Salvini.
Riparare all'errore
Per riparare al'errore occorre una pronuncia della Giunta per le elezioni del Senato, presieduta da Maurizio Gasparri, che ha già riconosciuto le ragioni dell'imprenditrice. Ma la burocrazia ha i suoi tempi e e procedure sono lunghe e farraginose. Nella mattinata di oggi, 20 giugno, l'organismo avrebbe dovuto compiere un ulteriore passo in avanti verso la proclamazione della Caligiuri e, per effetto domino, di quella di Salvini in qualità di senatore eletto nel Lazio. A sua volta Salvini prenderà il posto di Cinzia Bonfrisco la quale ha già trovato un modo per consolarsi, essendo stata appena eletta al Parlamento europeo.
Niente numero legale
La seduta però, convocata per le ore 8,40 è stata rinviata dopo appena cinque minuti, per la mancanza del numero legale. L'ingresso della Caligiuri è ostacolato anche perché a Palazzo Madama la maggioranza gialloverde è piuttosto risicata. E pure la perdita di un solo senatore alla lunga potrebbe fare la differenza.