La presentazione

Al G7 del commercio porto di Gioia e Ponte sullo Stretto protagonisti, parola di Tajani. Occhiuto: «Calabria hub naturale del piano Mattei»

VIDEO | Dalla città portuale partirà l'iniziativa "Food for Gaza" per aiutare la popolazione palestinese e verrà presentato il progetto dell'infrastruttura che collegherà Villa San Giovanni con Messina

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di Redazione Economia
12 luglio 2024
19:30

Sarà una vetrina di caratura internazionale il G7 in programma a Reggio Calabria e Villa San Giovanni il 16 e 17 luglio prossimi. Lo dice, indirettamente, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante la presentazione del vertice in una conferenza stampa alla Farnesina. «Presenteremo ai ministri per il commercio - ha detto il vicepremier - il porto di Gioia Tauro, uno dei più grandi porti del Mediterraneo, e il progetto Food for Gaza, che parte proprio dal porto di Gioia Tauro per aiutare la popolazione palestinese. Inoltre verrà illustrato il progetto del Ponte sullo Stretto». D’altronde, aggiunge, «è il primo evento internazionale che si svolge in Calabria da oltre 50 anni».

Lo ribadisce anche Roberto Occhiuto, presente alla conferenza stampa nella duplice veste di presidente della giunta regionale e presidente anche della commissione intermediterranea. Per Occhiuto il vertice sarà un’occasione straordinaria «Siamo felici di ospitare il G7 e le delegazioni potranno apprezzare le straordinarie risorse naturali, culturali e produttive di questa Regione. Sono compiaciuto della lungimiranza che Tajani ha avuto scegliendo una regione del Mediterraneo, un mare che sta diventando sempre più importante per la quantità di scambi commerciali». Occhiuto nel suo breve intervento cita, e loda, più volte Tajani quasi a mettere a tacere voci su una possibile incrinatura fra i due. «Questa iniziativa è in piena sintonia con la strategia del governo che ha scelto investire in queste regioni come hub del Piano Mattei. Il governo sta dimostrando che si possono anticipare le tendenze - prosegue -, che si può parlare di commercio estero facendo vedere al mondo quanto importante possa essere l'Italia con le sue regioni che si affacciano nel Mediterraneo. Lo sviluppo economico del futuro passerà certamente dal Nord Africa e dai paesi che si affacciano su questo mare. La Calabria è un hub naturale quindi che può fare da testa di ponte allo scambio commerciale». Una cosa è certa: il commercio viaggia sempre più via mare.


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«Stiamo lavorando per garantire il trasporto marittimo - spiega infatti Tajani - con Aspides oltre 200 mercantili sono stati assistiti. Il crollo temuto per i nostri porti non sta avvenendo. A partire da Gioia Tauro che visiteremo durante il G7 commercio. Alle delegazioni sarà spiegato il ruolo del porto perché vogliamo guardare al Mediterraneo come un mare che deve essere sempre più di commercio e non un cimitero di migranti».

Certo il momento è quello che è, stretto da un lato dalla recessione economica che ha colpito l’Europa, dall’altro dai rapporti non sempre idilliaci con la Cina. «La Cina è un competitor - dice senza mezzi termini il ministro degli Esteri - con cui avere rapporti costruttivi. Siamo usciti dalla Via della Seta, senza fare alcuna polemica, senza parlare male di questa iniziativa che però non ha portato grandi vantaggi. Anzi. Allo stesso tempo rimangono dei partenariati con Pechino per rafforzare la collaborazione». Lo testimoniano - ricorda Tajani - le prossime visite in Cina del presidente Mattarella e della premier Meloni «a suggellare un rapporto antico». Antico ma difficile perchè Tajani, ricordando che la «politica commerciale è in larga parte di competenza comunitaria», ha sottolineato che da parte di Pechino «c'è spesso concorrenza sleale, ad esempio in settori come "acciaio e ceramiche", e se c'è chi non rispetta le regole bisogna intervenire per difendere la nostra produzione, italiana ed europea».

Con la Cina, inoltre, «serve la reciprocità anche per quanto riguarda gli appalti pubblici«. Il titolare della Farnesina ha parlato di una «partita a scacchi con la Cina, bisogna essere abili come europei a giocarla». Oltre l’aspetto commerciale per la Cina c’è anche l’aspetto geopolitico. «Chiediamo alla Cina di non sostenere militarmente la Russia, ma di convincerla a tornare a più miti consigli, abbandonare i territori occupati e sedersi ad un tavolo di pace con Zelensky, altrimenti dovremmo accettare le proposte di Putin e arrenderci. Noi non siamo per la resa ma per il pareggio, per fare in modo che ci sia equilibrio nel confronto militare fra la Russia e l'Ucraina».

A Reggio saranno presenti Saranno presenti i ministri del Commercio G7, il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, il segretario generale dell’Ocse Mathias Cormann e la direttrice generale dell’Omc, Ngozi Okonjo-Iweala. Il vertice poi è allargato all’invito di paesi come la Nuova Zelanda e il Vietnam a testimonianza dell’attenzione che l’Italia ripone nello scacchiere indo-pacifico. Ma soprattutto «La ministeriale Commercio del G7 è una grande opportunità per la Calabria», ha poi aggiunto Tajani: «Ringrazio il presidente Occhiuto per l’ospitalità e i parlamentari calabresi come Cannizzaro per averci guidato nella realtà di questa bellissima regione del Sud, è bello che questa importante regione possa tenere accesi i riflettori in questa due giorni»

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